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Vita di Verga,contesto storico, i malavoglia, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Nel file troverete innanzitutto una presentazione del quadro storico dell'800 e della situazione post unitaria dell'Italia.A seguire ci saranno contenuti riguardanti il positivismo,scapigliatura,vita di Verga e la sua tecnica narrativa e introduzione dei malavoglia

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 20/03/2023

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maria-m-4 🇮🇹

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Scarica Vita di Verga,contesto storico, i malavoglia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Da Pag 4 a 7 IL NUOVO ASSETTO POLITICO Con l’unificazione, l’Italia divenne una monarchia costituzionale con lo statuto Albertino del 1848. Il Nuovo Stato era accentratore, nonostante le tradizioni, costumi, le numerose province e regioni italiane. Il governo era espressione di minoranza. → un miglioramento si ebbe solo dopo la sinistra al potere(1876). LA POLITICA DELLA DESTRA STORICA Per quanto riguarda l’economia, l’Italia era da sempre stato un paese arretrato rispetto a paesi europei come Inghilterra, Francia, Germania. La stessa destra storica era ostile ad uno sviluppo industriale italiano, questo per due motivi: ● Non aveva i requisiti adatti per la mancanza di materie prime; ● Il sorgere dell’industria, avrebbe creato un proletariato di fabbrica, capace di poter innescare tensioni eversive. La destra liberale inoltre, applicò tariffe doganali nel regno delle Sicilia→ Per favorire le esportazioni di prodotti agricoli. Queste scelte, non favorì dei progressi, anzi provocò effetti disastrosi sull’industria del Mezzogiorno→ erano sotto i Borboni e protette da dazi, quindi furono tolte dalla scena tramite la concorrenza internazionale. La politica liberoscambista però decretò lo sviluppo dei prodotti e delle esportazioni agricole, nonostante però la situazione rimanesse comunque arretrata→ A causa deimetodi di coltura arcaici soprattutto nel centro sud e rapporti di produzione ancora di origine feudale. Il settore Ebbe la meglio, fu quello dell’infrastruttura→Creazione di ferrovie, strade, ponti, porti, opere pubbliche in generale. LA SINISTRA:INDUSTRIALIZZAZIONE E CRISI AGRARIA La situazione cambiò con la Sinistra al potere→ unisce gli interessi di gruppi sociali diversi(es. imprenditori industriali). Questi ultimi volevano l’istituzione di un Protezionismo Doganale→Di fatto in seguito fu promosso un inasprimento delle tariffe doganali. La sinistra al potere, influenzata anche dal modello prussiano, potenzia l’industria siderurgica,in Modo tale da avere l’acciaio per navi da guerra e cannoni. Un altro scenario che si viene a verificare nel 1880 fu quello della crisi agraria→ generata dalla concorrenza del grano americano, che comportò la scomparsa rapida della piccola proprietà contadina. La crisi quindi: ● Accelera la modernizzazione dell’agricoltura e la concentrazione capitalistica nelle campagne; ● Spinge l’investimento di capitali nell’industria. LA STRUTTURA SOCIALE:ARISTOCRAZIA E BORGHESIA Tutti questi cambiamenti, inevitabilmente mutano la struttura sociale italiana. - Classe dirigente→Grandi possidenti agrari, per la maggior parte nobili; - L’aristocrazia continua ad essere importante. - Borghesi→ arricchitisi con l’acquisto di beni ecclesiastici+alta borghesia( funzionari dello Stato e magistrati, banchieri e finanzieri. - Ceto medio→ professionisti, commercianti, piccoli proprietari agricoli, artigiani. Questa classe sociale, insieme ai piccoli proprietari, furono messi in crisi, accusando la decadenza del loro ceto→Che si riflette nelle loro opere(tra i temi infatti ritroviamo il rimpianto del mondo passato, del mondo agrario, spazzato via dal progresso moderno). In concomitanza, si afferma un ceto medio nuovo, quello impiegatizio→ base delle società di massa che trionferà nel 900. I CETI POPOLARI → composti da contadini. Le condizioni dei contadini già nella fase pre unitaria erano miserevoli, dopo l’unità peggiorano: ● Perché l’aumento dei prezzi non comportò l’aumento dei loro redditi; ● Tasse+ leva militare obbligatoria di cinque anni→ sottrae braccia al lavoro agricolo; ● Esclusione culturale nonostante si andasse incontro ad uno Stato più moderno→ questo fattore aumentò anche per le differenze che si registravano tra Nord e sud. Di fatto, nonostante l’unificazione si presentava una frattura netta tra le due parti. Pag 12-13 Nonostante i ritardi e limiti, l’Italia degli anni 70 e 80 voleva uno sviluppo capitalistico moderno che mirava all’industrializzazione. Di fronte a questa modernizzazione ci sono tre atteggiamenti degli scrittori: 1. Apologetico→ realizzazione del progresso; 2. Rifiuto romantico, per i valori del passato; 3. Non esalta e non condanna, c’è un rapporto conoscitivo che porta ad indagarlo. POSITIVISMO il primo atteggiamento che si diffonde sarà quello del Positivismo→ corrente affermatasi nella seconda metà dell’Ottocento. → trova origine sul piano economico sociale nel capitalismo industriale e nei mutamenti delle strutture sociali. Con esso si danno importanza a: ● Scoperte scientifiche; ● Conquiste; ● Diffusione del sapere e dell’istruzione→ aumento benessere sociale. IL MITO DEL PROGRESSO Tutti questi elementi positivi, comportano un clima di fiducia nelle forze dell’uomo. Se: ● L’Illuminismo aveva esaltato il filosofo ● Il romanticismo aveva esaltato il poeta e l’artista ● Il positivismo propone come figura mitica lo scienziato, il medico, l’ingegnere. Esaltazione della scienza si basa su convinzioni come: ● Conoscenza scientifica è l’unica possibile e valida→ comporta il rifiuto di ogni visione di tipo religioso, metafisico, idealistico ● Va esteso a tutti campi compreso l’uomo e la società; ● Dandoci i mezzi per spiegare e conoscere il reale, permette di dominarlo→fede positivista nel progresso. Pag 16-17 LA SCUOLA Un elemento di svolta è l’introduzione dell’istruzione elementare obbligatoria. → il nuovo Stato estende la legislazione scolastica del regno di Sardegna fondata sulla legge Casati del 1859 che prevedeva l’obbligo di frequenza per un biennio→ progressi in vari Stati, come quello borbonico. (1)situazione iniziale: le scuole elementari erano affidate ai comuni che non avevano fondi per il corretto funzionamento+ poca preparazione professionale (2)In seguito: tramite la riforma della sinistra con la legge del Coppino ci fu l’istruzione elementare obbligatoria fino al nono anno di vita. → questo permetteva di combattere l’arretratezza sociale, che però fu difficile combattere date le differenze di tradizioni, costumi, mentalità della popolazione italiana→Permetteva di amalgamare la popolazione. Di fronte a queste riforme: ● La maggioranza della popolazione si fermava all’istruzione elementare; ● Una parte raggiungeva il diploma di istruzione tecnica; ● Un eletto raggiungeva la laurea. Nonostante questo, la disoccupazione continuava ad avere un tasso alto. Da 31 a 33 La scapigliatura è un gruppo di scrittori 60-70 dell’800. Centro:MILANO LA SVOLTA VERISTA In realtà stava maturando in verga una crisi. Dopo il silenzio di tre anni, e 178 esce un racconto che si allontana dalla materia e dal linguaggio della sua narrativa precedente. Si parla di rosso mal pelo, la storia di un garzone di miniera che vive in un ambiente duro e disumano, raccontata con un linguaggio nudo e scabro, usato per raccontare la narrazione popolare.è la prima opera della nuova maniera verista. Già nel 1874 aveva pubblicato un bozzetto di ambiente siciliano e rusticano, Nedda→ descriveva la vita di miseria di un bracciante, ma non rappresentò una svolta in quanto nonostante fossero mutati gli ambienti, i toni melodrammatici restarono identici. Proprio per questo con rosso mal pelo ci fu un avere propria conversione. Nonostante questo egli non abbandona gli ambienti dell’alta società per quelli popolari. LA POETICA DELL’IMPERSONALITÀ il metodo narrativo utilizzato da Verga è basato sull’impersonalità. Già nella lettera dedicata a farina e Capuana, si capiscono le sue intenzioni. Di fatto, il racconto deve riportare documenti umani e deve essere raccontato col fatto nudo e schietto. Per di più lo scrittore deve eclissarsi, non deve comparire nel narrato con le sue riflessioni. L’autore si deve quindi mettere nella pelle dei suoi personaggi, come se l’opera dovrà sembrare essersi fatta da sé, raccontando un fatto naturale. L’autore appare nel mezzo degli avvenimenti e nonostante parto possa sembrare confusionario, ma mano che gli autori si fanno conoscere con le loro azioni e parole, il loro carattere si rivela al lettore. Tutto questo ai fini di creare un determinato effetto artistico, nonché di farsi che non si avverta nel narrato la presenza dell’autore. LA TECNICA NARRATIVA Verga applica i principi della sua poetica nelle opere verista dal 1878 in poi. A raccontare i fatti non è il narratore onnisciente come nei romanzi di Manzoni, balzac o Scott→ intervengono continuamente nel racconto. Il punto di vista dello scrittore non si avverte mai nelle opere di Verga, la voce che racconta e allo stesso livello dei personaggi. Il relatore si mimetizza nei personaggi stessi→ come si è raccontare fosse uno di loro. Di fatto nel romanzo di malavoglia, egli rappresenta ambienti popolari e rurali con paesaggi incolti e primitivi. un altro esempio quello di rosso malpelo→ inaugura la nuova maniera di narrare→ malpelo aveva i capelli rossi cattivo e malizioso. Quindi Egli fai dipendere la qualità morale dell’essere malizioso e cattivo, un dato fisico=Capelli rossi. Per di più questo anonimo narratore, non informa sul carattere sulla storia dei personaggi, parla come se si rivolgesse ad un pubblico te lo stesso ambiente. Proprio per questo il lettore all’inizio dei malavoglia conosce solo notizie parziali non essenziali. Se la voce narrante commenta e giudica, non lo fa con la visione conto dell’autore ma con la visione elementare della collettività popolare. → con un linguaggio spoglio e povero. pag 211-2 VITA DEI CAMPI La brusca svolta maturata da Verga ci fa chiedere cosa l’abbia causata. Tra di esse vi sono: ● letture di Zola ● l'Assommoir→dove la voce narrante diventa l’interprete del coro dei personaggi popolari e riproduce la loro mentalità e il modo di esprimersi ● Capuana→con le sue recensioni diffondeva il sapere di Zola. Questa nuova importazione narrativa è evidente in una serie di racconti,raccolti nel VOLUME della Vita dei Campi: Cavalleria rusticana, La lupa, Jeli il pastore, Fantasticheria, L'amante di Gramigna, Guerra di Santi, Pentolaccia→dove viene adottata la tecnica dell'impersonalità tramite l’eclisse dell’autore e la regressione della voce narrante con il punto di vista popolare. In aggiunta a questo,c’è ancora un atteggiamento romantico e nostalgico verso l’ambiente arcaico,perduto di autenticità. →contraddizione tra tendenze romantiche della sua formazione e nuove tendenze veristiche. Soluzione:nei Malavoglia. pag 230 In aggiunta alle novelle,Verga concepisce anche un ciclo di romanzi,che riprende il modello di Zola→egli peró non pone al centro l’intento scientifico,in quanto il suo obiettivo è quello di tracciare,delineare il quadro sociale italiano. Per lui vige inoltre il principio della lotta per la sopravvivenza,ricavata dalla teoria di Darwin,secondo cui la società è caratterizzata da conflitti di interesse,ma è il più forte che trionfa e schiaccia i deboli. Egli però non punta la sua attenzione sui vincitori della guerra,ma sui vinti→piegano il capo sotto il piede brutale dei sopravvegnenti. Al ciclo viene premessa una prefazione dove: Malavoglia=producono la fiumana del progresso →romanzi successivi: - ricerca del meglio nell’ elevarsi con le classi sociali e avidità di richhezza di aristocratici(Mastro Don Gesualdo) - vanità aristocratica(Duchessa de Leyra) - ambizione politica(L’onorevole Scipioni) e artistica(L’uomo di lusso) pag 236-7-8-9 Il primo romanzo del ciclo è I malavoglia(1881),-La storia di una famiglia di pescatori. I toscano, soprannominati malavoglia, una famiglia di pescatori di Acitrezza, hanno una casa è una barca: la provvidenza→ consente di condurre una vita felice e tranquilla ● 1863→ il giovane ‘Ntoni(Figlio di Bastianzzo e nipote di padrone ntoni, il vecchio patriarca) Deve partire per il servizio militare→ famiglia privata delle sue braccia da lavoro. ● Intanto c’è una cattiva annata per la pesca ● Mena, la figlia maggiore, ha bisogno intanto della dote per sposarsi = padre ntoni, per superare questa situazione di criticità, inizia un piccolo commercio: compera accredito dall’usuraio zio crocifisso un carico di lupini per rivenderlo in un porto vicino→ la barca naufraga, bastianazzo muore e il carico va perduto. Da qui inizia una serie di sventure: - Luca, il secondogenito, muore nella battaglia di Lissa - Maruzza, la madre, è uccisa dal colera - La barca viene recuperata e riparata e naufraga ancora. il giovane ‘Ntoni→ non è più adatto alla vecchia vita, egli ormai a conosciuto nuove realtà e non si adatta più a dure fatiche. (1)Inizia anche a frequentare l’osteria e ad avere cattive compagnie→ verrà coinvolto nel contrabbando e finisce per dare una coltellata alla guardia doganale. (2)Al processo ottiene una condanna, ma Lia, fugge di sono nata dal paese (3) Meno intanto non può più sposare compare Alfio (4) padrone ntoni muore all’ospedale (5) L’ultimo figlio, Alessi, riesce a riscattare la casa del nespolo continuando il mestiere del nonno (6) il giovane ntoni uscito dalla prigione, capisce di non essere più adatto a quel contesto e si allontana per sempre. L’IRRUZIONE DELLA STORIA I malavoglia rappresentano la vita di unmondo rurale arcaico, con ritmi di vita tradizionali. Non si parla però di un mondo immobile, in quanto il romanzo vuole disgregare la compattezza del sistema arcaico, romperne gli equilibri. L’azione inizia nell’unità, nel 1863, a rappresentare un piccolo villaggio siciliano di fronte alle trasformazioni della società italiana. → borbonico in questo contesto sottrae braccia al lavoro mettendo in crisi la famiglia è l’unità produttiva: lo vediamo con la partenza di ntoni per il servizio militare, per cui dopo inizieranno una serie di sventure. In aggiunta a ciò, ci sono poi le tasse, la crisi della pesca il treno, il telegrafo. Ma la voglia così pian piano Da pescatori diventano negozianti→ vivono un processo di declassazione, passando dalla condizione di proprietari di casa e barca a quella di nullatenenti. MODERNITÀ E TRADIZIONE il personaggio che incarna le forze disgregatrici della modernità è il giovane ntoni→ È uscito dalla realtà chiusa nel suo paese, ed è venuto in contatto con il mondo moderno, conoscendo Napoli.A questo punto non può tornare indietro, accettando il fatalismo immobilista. Al contrario invece la figura del nonno, che rappresenta lo spirito tradizionalista e l’attaccamento ad una visione arcaica.sono proprio questi valori antichi la causa della rovina. Nonostante Alessi abbia trovato una soluzione, non c’è un ritorno della condizione iniziale. Il percorso sarà continuato da Gesualdo che sarà l’esponente più tipico del moderno. Il superamento degli idealizzazione romantica del mondo rurale Il romanzo non è solo la constatazione della fine di un mondo. Lo scrittore infatti sa che quelmondo mitico non èmai esistito,in quanto prima di essere investito da queste forze disgregatrici, possedeva già la legge della lotta per la vita che regola il mondo del moderno e del progresso. Lo scrittore è ancora idealizzato alcuni valori o personaggi. La costruzione bipolare del romanzo Si parla di romanzo corale, caratterizzato da molti personaggi, senza che spicchi un protagonista. Il coro si divide però in due: ● Da un lato i malavoglia→Con personaggi a loro collegati, dotati di fedeltà ai valori puri ● Comunità del paese → cinica, mossa solo dall’interesse, insensibile. Si viene quindi a creare un contrasto tra questi due punti di vista, il quale è una funzione molto importante→ L’ottica del paese estraneo i valori ideali proposti dei malavoglia. Quei valori di onestà, disinteresse, altruismo appaiono strani e non compresi.Di fatto, padre ntoni che rinuncia alla casa per onorare il debito, non viene visto come un buon personaggio, ma come unminchione. Tutto questo per denunciare l’impraticabilità in un mondo dominato dalla lotta per la vita. Dall’altra parte malavoglia ci fanno capire la disumanità della logica dell’interesse, che emerge con una luce critica. Pag 275-6-7-8 Intreccio nel 1889 nasce il secondo romanzo che faceva parte del ciclo dei vinti, mastro Don Gesualdo, comparso già a puntate sulla rivista nuova antologia. Gesualdo Motta è un semplice muratore che punta ad un’ascesa sociale→ egli di fatto vuole sposare Bianca Trao, discendente da una famiglia nobile, ma in rovina. Nonostante questo matrimonio, Gesualdo resta escluso dalla società nobiliare, di fatto, l’appellativo don era destinato ai signori, ma viene accoppiato amastro, per indicare la provenienza umile dell’arricchito. La situazione peggiora con la nascita di una bambina, Isabella, frutto della relazione di bianca con suo cugino→ Che provoca chiaramente in Gesualdo delle amarezze. Anche sua figlia Isabella, disprezza Gesualdo per le sue umili origini. Un altro dolore viene creato dalla fuga di Isabella con un suo cugino povero→ Gesualdo però per rimediare a questa situazione la dai moglie al duca di lei era, un nobile squattrinato per cui però deve sborsare una dote spropositata. + Fratello e padre invidiosi delle sue ricchezze. Tutta questa situazione incide sulla salute di Gesualdo, che si ammala di cancro al piloro→ Gesualdo quindi trascorrerà i suoi ultimi giorni in solitudine di fronte allo sperpero di ricchezze da lui accumulate con eroi che fatiche. Impianto narrativo Nel Gesualdo Verga resta comunque fedele al principio dell’in personalità, quindi il narratore pur senza coincidere con un personaggio deve essere interno al mondo rappresentato. Qui però, il livello sociale si innalza, di fatto rispetto ai malavoglia, qui si parla di un ambiente borghese aristocratico. Inoltre non ci sono più effetti di straniamento, ma questo non significa che vi il narratore onnisciente.Il narratore del Gesualdo non dà informazioni sugli antefatti o ritratti delle storie dei personaggi come il narratore dei promessi sposi, come se il lettore li conoscesse già da sempre.
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