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Vita e opere di Giovanni Pascoli, Appunti di Italiano

Una biografia di Giovanni Pascoli, poeta italiano del decadentismo. Si parla della sua vita, degli eventi che lo hanno segnato, della sua poetica e delle sue opere principali. Si analizzano inoltre lo stile e la lingua utilizzati nelle sue opere.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 02/12/2022

marcellabertone
marcellabertone 🇮🇹

7 documenti

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Scarica Vita e opere di Giovanni Pascoli e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! APPUNTI SU Giovanni Parcolo GIOVANNI PASCOLI VITA ● Nacque nel 1855 a San Mauro di Romagna; ● Trascorre la sua infanzia in campagna nella tenuta La Torre, di cui il padre era amministratore per conto dei principi Torlonia; ● Frequentò gli studi nel collegio di Urbino; ● L’evento più traumatico della sua vita fu quello del 10 agosto 1867 quando il padre, Ruggero Pascoli, fu ucciso con un colpo di fucile. LA MORTE DEL PADRE La morte del padre fu per Pascoli un evento traumatico che lo segnò per tutta la vita. Egli infatti, nelle sue poesie, rimanda sempre alla malinconia e al senso di abbandono che gli ha provocato questo accaduto, anche se implicitamente: è proprio il tema della morte che pervade le sue poesie. Questo a causa del pensiero ossessivo verso di essa. ● Nel giro di pochi anni accaddero altri lutti: la sorella maggiore, la madre e i fratelli; ● Nel 1873 vince una borsa di studio all’Università di Bologna e così si iscrisse alla facoltà di lettere; A BOLOGNA Durante gli studi a Bologna: ● Entrò in contatto con gli ambienti anarchici e venne privato della sovvenzione per aver partecipato a una manifestazione studentesca contro il Ministero dell’Istruzione; ● Spinto da un’esigenza di giustizia, si avvicinò al socialista Andrea Costa (che aveva idee anarchiche) e al movimento internazionalista; ● Fu arrestato nel 1879 e trascorse 3 mesi in carcere per aver partecipato ad una manifestazione, insieme ad altri anarchici, in favore alla scarcerazione dell’anarchico Giovanni Passannante che aveva attentato alla vita del re Umberto I. Fece ciò per cercare quella giustizia che non gli è mai stata data per la morte del padre, il cui assassino non fu mai trovato; ● Rilasciato abbandonò la politica e riprese gli studi (anche grazie a Carducci), laureandosi con lode nel 1882. ● Fu nominato professore di greco e di latino al liceo classico di Matera; ● Dopo due anni ottenne il trasferimento a Massa e nel 1887 quello a Livorno, dove prese in affitto una casa con le sorelle Ida e Maria; ● il ricordo dell’infanzia; ● la presenza dei defunti. ➔ Stile Lo stile presenta: ● analogie; ● enjambements (metro e sintassi); ● metafore; ● sinestesie; ● onomatopee (suono); ● allitterazioni (suono); ● musicalità suggestiva; ● precisione lessicale. ● Il fanciullino Saggio in cui espone i principi che hanno ispirato la sua poetica. Il testo è scritto in prosa, di cui i primi 3 capitoli furono pubblicati dapprima sulla rivista Il Marzocco con il titolo Pensieri sull’arte poetica. In seguito Pascoli ampliò le sue riflessioni fino alla stesura in 20 paragrafi, inserita nel volume Pensieri e discorsi. ➔ Argomenti Secondo Pascoli, nell’animo di ogni uomo vive un fanciullino, capace di osservare il mondo con ingenua meraviglia e di emozionarsi per gli aspetti più minuti della realtà quotidiana, scoprendo in essi somiglianze e relazioni nascoste. Mentre gli altri individui perdono questa capacità con l’età adulta, il poeta incarna questa figura, è colui che riesce a mantenere viva la voce del fanciullino. ➔ Poetica La poetica di Pascoli è tipicamente decadente, fondata sull’idea dell’arte come mezzo di conoscenza di tipo intuitivo e rivolta alle piccole cose. Egli sostiene inoltre il principio dell’arte per l’arte, secondo cui il poeta non deve proporsi intenti, ma cantare solo ciò che il fanciullo detta dentro. ● Poemetti La prima edizione uscì nel 1897, ma in seguito furono editi nuovamente nel 1900, ampliati e divisi in due raccolte: ● Primi poemetti (1904); ● Nuovi poemetti (1909). ➔ Argomenti Descrive la vita di una famiglia di contadini toscani di Lucca, seguiti nelle loro attività quotidiane scandite dal succedersi ciclico delle stagioni e dai lavori agresti, in un’atmosfera semplice, operosa e serena. A questa vita si contrappone quella industrializzata. Pascoli crede che la soluzione per affrontare il male della realtà sia la solidarietà: i ricchi aiutano i più poveri. Questo rende Pascoli un illuso, poiché il suo è un “socialismo utopistico” irrealizzabile: non ci sarà mai aiuto tra classi sociali diverse, ma lui nonostante ciò crede nella bontà del genere umano. ↓ PASCOLI E VERGA La differenza tra Pascoli e Verga è: ● Verga non crede nell’aiuto tra classi sociali; ● Pascoli sì. ➔ Temi Il tema è la vita di campagna, a cui viene contrapposta l’ostilità nei confronti della società industriale. Nei Nuovi poemetti troviamo anche temi come: ● la morte; ● il ricordo dei propri cari; ● una sensualità morbosa: il poeta, infatti, considera l’amore come violenza e rottura del nido familiare. ➔ Stile Innalza i contenuti e la forma espressiva, abbandonando le piccole cose di Myricae. Ciò che differenzia questa raccolta da Myricae è: ● l’utilizzo della terzina dantesca, come se volesse tornare alla Divina Commedia; ● testi più ampi; ● la struttura narrativa: si dilunga perchè vuole raccontare una storia. ➔ Lingua Utilizza: ● una sperimentazione linguistica: mescola l’inglese e l’italiano, rendendolo un linguaggio italianizzato (linguaggio ibrido, mescolato) e usa termini ed espressioni dialettali; ● sintassi più articolata. ● Canti di Castelvecchio La raccolta segna un ritorno alle tematiche e alle forme di Myricae, ma in aggiunta vi è un simbolismo più maturo. ➔ Temi Pascoli definisce questa raccolta come un insieme di “Myricae autunnali”, infatti ne riprende i temi: ● osservazione della natura; ● lutti familiari; ● insistente presenza della morte. Ma i Canti di Castelvecchio presentano anche nuovi temi: ● la memoria; ● l’amore visto come sessualità negata, poichè è un piacere mai provato dal poeta; ● il pensiero della morte come ricongiungimento con i cari. ➔ Stile La differenza con Myricae è la complessità dei testi, molto più lunghi e articolati. ➔ Lingua Utilizza: ● linguaggio sperimentale con termini dialettali e agresti; ● analogie; ● sinestesie; ● onomatopee. ● Poemi conviviali Ispirati al mondo classico, vennero concepiti come testi slegati da pubblicare sulla rivista Il Convito. La raccolta riunisce 20 poemetti su personaggi del mito e della storia antica, tra cui Odisseo e Alessandro Magno, sui quali Pascoli proietta le inquietudini tipiche della crisi di fine secolo e le ansie dell’uomo di fronte ai grandi interrogativi esistenziali. POETICA E TEMI Le poesie di Pascoli incominciano sempre con la descrizione della natura che porta alla riflessione a sentimenti profondi, psicologici e inconsci come la morte del padre. Egli implicitamente inserisce anche questo tema nelle sue poesie, poichè il trauma della morte gli porta un pensiero ossessivo e anche perchè vuole instaurare un dialogo o un contatto con i morti, ma si rende conto che ciò non è possibile.
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