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Shakespeare: Vita e Teatro Elisabettiano - Biografia e Contesto Storico, Dispense di Italiano

Informazioni sulla vita di william shakespeare, dalla sua infanzia a stratford-upon-avon fino alla sua carriera come scrittore teatrale a londra durante l'epoca elisabettiana. Viene descritto il clima culturale di quel periodo, che favorì l'affermazione del teatro professionistico e la richiesta di copioni per le rappresentazioni. Il documento include anche una breve introduzione all'opera 'amleto' e alla sua importanza storica.

Tipologia: Dispense

2018/2019

Caricato il 18/04/2019

Mirioti93
Mirioti93 🇮🇹

3.8

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Scarica Shakespeare: Vita e Teatro Elisabettiano - Biografia e Contesto Storico e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! William Shakespeare • La vita Le informazioni sulla vita di William Shakespeare sono lacunose e quindi si è ricorso a una ricostruzione a partire da molteplici fonti. Nacque a Stratford-upon-Avon nell’aprile del 1564 da un padre commerciante di pellami. Fece i primi studi alla locale scuola di grammatica, scuola introdotta dalla riforma elisabettiana, dove imparò il latino e il greco. Dovette però abbandonare presto gli studi a causa di difficoltà economiche della famiglia e aiuto il padre nella sua attività. si sposò a soli 18 anni con una donna più anziana di lui ed ebbe una figlia e due gemelli. Per il mantenimento della propria famiglia, si dedicò all’attività di scrittore per il teatro. Già nel 1592 era molto famoso a Londra sia come attore che come scrittore. Nonostante la chiusura dei teatri per la peste sul finire del 1600, non cessò di scrivere e si dedicò alla composizione lirica, che gli valse la protezione del duca di Southampton, al quale fu legato da una profonda amicizia. Scrisse 154 sonetti che dimostrano un grande estro poetico, capace di fondere sia le sue esperienze personali sia tecniche compositive che rispecchiano le contemporanee esperienze liriche inglesi ed europee. Nel frattempo Shakespeare era entrato attivamente nella vita teatrale londinese diventando comproprietario, oltre che attore e poeta, della Compagnia dei Lord Chamberlain’s Men (Compagnia del Ciambellano) che divenne successivamente la Compagnia del Re, tutelata direttamente dal re Giacomo I. Shakespeare raggiunse successo e prosperità e dal 1610 si ritirò a vita privata nella sua città natale. Morì nell’aprile del 1616. • Il teatro elisabettiano Con l’avvento di Elisabetta I al trono, Londra conobbe uno sviluppo culturale senza precedenti e ide l’affermazione del teatro professionistico, che soppiantò tutte le rappresentazioni di piazza, nelle locande e nelle case private. Nacquero di conseguenza i veri e propri edifici teatrali e, quindi, cresceva la richiesta di copioni per le rappresentazioni. Questo sviluppo fu favorito da un clima di pace politica interna, incentivando l’evasione e l’intrattenimento. Gli autori drammatici sperimentavano quindi direttamente sulla scena le loro composizioni ed era il pubblico sovrano, che con il suo gusto premiava o meno la commedia. Gli autori erano quindi fortemente influenzati dal giudizio del pubblico e gareggiavano (a colpi di penna) pur di avere il consenso. I primi teatri costruiti in città furono il Theatre (1576), collocato però fuori dal centro storico, il Globe Theatre (1599 e poi distrutto da un incendio) gestito dalla Compagnia del Ciambellano della quale faceva parte Shakespeare stesso. Erano dei teatri illuminati dalla sola luce naturale, nei quali non c’era la possibilità di cambiare la scena. Infatti si voleva privilegiare la parola e il gesto così che il pubblico fosse direttamente coinvolto con l’attore, creando una comunicazione immediata. Tra gli autori di teatro più famosi all’epoca, ricordiamo Christopher Marlowe, autore de Tamerlano il Grande e del Dottor Faust, Ben Jonson e George Chapman. Amleto Shakespeare scrisse l’Amleto tra il 1600 e il 1601, a cavallo del nuovo secolo. Questa opera segna il passaggio dal Cinquecento al Seicento. In Inghilterra l’ottimismo della cultura umanistica resistette più a lungo e il suo tramonto coincise con la fine dell’epoca elisabettiana, quando già da tempo nel resto dell’Europa l’arte e la letteratura si avvicinavano al Manierismo per approdare poi nel periodo barocco. Con questa opera Shakespeare prende pienamente coscienza della crisi del mondo antico, che in Inghilterra coincise proprio con il passaggio dall’epoca elisabettiana all’epoca giacobina. La crisi è percepita in particolare dal protagonista che rivela una sofferta e complessa interiorità. • Le edizioni e le fonti L’opera ebbe quattro diverse edizioni: 1603, 1604-5, 1611 e 1623. La prima copia pirata del 1603 era la trascrizione di alcune recite di provincia della Tragica storia di Hamlet principe di Danimarca, ossia una versione popolare con scene d’azione e personaggi pittoreschi. L’Amleto originale fu invece scritto per un pubblico colto, probabilmente per gli studenti dell’Università di Oxford e Cambridge. Presenta la vendetta come tema principale, ma apre anche ampi spazi di riflessione sulla legittimità di tale gesto. Per comporre la vicenda del principe di Danimarca, Shakespeare attinge alla storia e alla letteratura passata, traendo spunto dal Libro delle storie danesi di Saxo Grammaticus (XI secolo), in particolare all’episodio dedicato al principe Amleth, una vicenda medioevale rielaborata da Belleforest. • L’intreccio e la struttura drammaturgica Giorgio Melchiori, curatore dell’edizione italiana delle opere di Shakespeare, suddivide l’Amleto in tre macrosequenze, a differenza dei 5 atti in cui è divisa l’opera ➢ Prima macrosequenza. Coincide con il primo atto e con la prima giornata del tempo della narrazione drammatica. Comincia dalla mezzanotte (il re di Danimarca è morto e il suo spettro appare a Marcello e Orazio) e arriva alla successiva notte (il principe Amleto incontra il fantasma del padre il quale gli rivela di essere stato avvelenato dal fratello Claudio, che ha sposato la vedova usurpando il trono al nipote), chiudendosi
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