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Vita, opere e curiosità su Antonio Tabucchi, Appunti di Letteratura Contemporanea

Descrizione della carriera di Tabucchi citando vari libri da lui scritti, Focus su Requiem e Sostiene Pereira

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 11/07/2019

Tommasobellandi
Tommasobellandi 🇮🇹

4.2

(36)

20 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Vita, opere e curiosità su Antonio Tabucchi e più Appunti in PDF di Letteratura Contemporanea solo su Docsity! 17/04/19 ANNA DOLFI PARLA DI TABUCCHI Tabucchi è legato al portogallo, è stato pubblicato un saggio “di tutto resta un poco” un libro scritto da anna dolfi in collaborazione Antonio tabucchi. È stato un intellettuale impegnato, un saggista, scriveva libri e sui giornali. Ogni tanto piace raccogliere ciò che aveva scritto nel corso degli anni. È morto quasi improvvisamente a causa di una malattia. Anna dolfi venne chiamata da Tabucchi per avere consigli sulla pubblicazione di questo libro, ovviamente la decisione finale era quella di Tabucchi. Negli ultimi suoi mesi di vita, era spesso uso telefonate tra Parigi, Lisbona e Firenze, nel mese di marzo 2012, lui è venuto a mancare. Quando lui muore il libro era finito ma mancava il titolo, ciò venne detto alla feltrinelli. Tabucchi disse che il titolo lo si trovava dentro il saggio, il libro era dedicato a drumond andrade (scrittore portoghese). Il titolo venne trovato in una poesia dello scrittore portoghese, da Anna Dolfi e l’editore della feltrinelli. (di tutto resta un poco) È un messaggio di uno scrittore laico, che in qualche maniera chiudeva il suo percorso umano con questo lascito. È uno spaccato della cultura occidentale, a partire dalla cultura dell’800. Le passioni di Tabucchi erano la cucina, i viaggi, la scrittura e i quadri. Era nato nel 1943, veniva da una famiglia normalissima, il padre ha un bar a Vecchiano. La madre è ostetrica. Non ha nessuna tradizione culturale particolare, è figlio unico, un po’ malaticcio e ciò fa si che leggesse molto. Tabucchi è nato in Toscana a Vecchiano, l’anarchia li si respirava nell’aria, ciò ha accompagnato alcuni scatti di umore dell’autore, il suo primo romanzo “piazza d’italia” è legato a tutto ciò. Racconta una storia italiana, 100 anni, attraverso 3 personaggi che passano da una generazione all’altra di padre in figlio, si chiamano tutti e 3 Garibaldo. È la storia della loro ribellione alle situazioni politiche dell’epoca. Tabucchi ha raccontato di averlo scritto mentre aspettava la prima figlia dalla moglie. Una volta riletto non gli era piaciuto, era stato influenzato dal regista ejzensjen, e racconta di aver raccolto il libro in una mucchietta di fogli, e poi gli aveva montati intrecciandoli, aveva operato una tecnica di montaggio particolare. La narrativa di tabucchi non è di buoni sentimenti, è molto cruda nel raccontare la situazione politca e culturale, non segue un ordine cronologico. Un giovane tabucchi rimane scioccato dalla visione della “dolce vita” di Fellini, a lui questa italia descritta non piace, perché gli intellettuali non fanno il ruolo che gli spetta, la classe popolare si fa facilmente abbindolare dai miracoli giornalieri. Questo paese non gli piace e non ci vuole stare. Lui si trasferisce a Parigi, era la grande capitale della cultura europea e fino alla 2 guerra mondiale addirittura della cultura occidentale. Gli intellettuali stavano li. Parigi è un punto di riferimento per Tabucchi. Da Neostudente che non ha cominciato l’università, incomincia alcuni corsi alla Sorbona, segue i corsi anche di un professore ebreo (nel suo corso non nominò mai persone tedesche), questa esperienza lo segna profondamente, specialmente la rive gauche. Era mantenuto dalla famiglia, e torna in Italia e racconta che alla gard Lion, trova su un banchetto di libri usati, un testo di uno scrittore sconosciuto, dice di averlo comprato anche perché era piccolo. Questo testo gli piace molto e si domanda chi ne fosse l’autore, l’autore è Pessoa. Va all’uni di Pisa e scopre che ci insegna un prof di portoghese, e li si rende conto che lui vuole studiare il portoghese. Riceve una borsa di studio e incontra molti scrittori e poeti portoghesi. In questa esperienza conoscerà la sua futura moglie (Maria josè de Lancastre). I loro figli nacquero in Portogallo. Lui morirà a Lisbona e verrà seppellito nella cappella degli scrittori portoghesi. Pessoa scriveva in più lingue (inglese e portoghese) si è inventato una serie di personaggi, a cui ha fatto firmare alcune sue opere. I paesi di Tabucchi sono l’italia, francia, portogallo e la grecia. Leggeva il greco antico e moderno. Si possono aggiungere i paesi dov’è andato, raccoglie i suoi viaggi una raccolta, ci sono viaggi presente la cucina portoghese, ciò fa pensare che tabucchi segua il profilo dell’arrosto (come camilleri) piuttosto che il profilo del fumo (la coscienza di zeno). Ci sono dei luoghi come gli aereoporti, le stazioni, vagoni ferroviari, che riconducono ai viaggi, e sono molto importanti. Sono luoghi riproducibili, che permettono di andare fuori dal tempo, dallo spazio, come ad esempio i musei. Sono luoghi che vivono in uno statuo particolare. I dialoghi scritti da tabucchi sono pochi e surreali, i quali fanno domande assurde, che hanno a che fare con intermittenze strane, e che sono composti da persone che sanno che dopo quel momento non si rivedranno mai più. Nel libro “notturno indiano” sono presenti dei flash su dei momenti diversi degli avvenimenti, il protagonista incontra una fotografa, che gli racconta di come la fotografia non rispecchia il reale, “diffidate dai pezzi sciolti” gli viene detto. Gli racconta di una fotografia di un giovane di colore con la bocca aperta che sembra stia facendo uno sforzo notevole e si legge come un atleta che taglia il traguardo. Beh se si guarda bene la fotografia è un ragazzo che sta morendo perché davanti ha se ha dei militari che gli stanno sparando, quindi sta morendo. Non possiamo raccontare la realtà se non conosciamo il contesto. Perché si scrive? Perché sono nato qui e non la’? perché una vita non basta e la letteratura ce ne offre tante altre. Questa riflessione deriva da Pessoa. La letteratura di tabucchi comprende scrittori romanzieri, oppure scrittori che parlano di viaggi e poi ad esempio Baudelair. Tabucchi a fronte di una richiesta di schifani di risarcimento di oltre un milione per un articolo scritto, sancisce il cattivo rapporto con la politica berlusconiana degli anni 90 e primi 2000. Racconta di esser andato ad una mostra a parigi di fotografie e vede la foto di Doisneau e vede il bacio tra due persone, e si domanda se la fotografia fu presa così spontaneamente oppure se era costruita. Li si domanda sul rapporto da finzione e realtà e ciò lo ispirerà nella copertina di alcuni suoi libri. Mentre si interrogava sul rapporto, vede una fotografia che diventerà la copertina di “si sta facendo sempre più tardi” la foto è un abbraccio tra due persone, lui si domanda si stanno sperando? Oppure hanno appena ricevuto la notizia della morte del loro figlio? Chiede l’autorizzazione ad un editore, cercando si sapere la storia di questa fotografia. Durante una sessione di firme su i suoi libri vede Kalinovski il fotografo della fotografia e gli dice che si trattava di 2 persone che dopo essersi divorziati si risposavano. Si interroga anche su un quadro di Munch, e poi viene a scoprire che munch si ispirava a delle fotografie. “un universo in una sillaba”, tenta di spiegare a posteriori che un giorno a Parigi, al cafè de flor, si trova a scrivere ed un cameriere gli chiede cosa sta facendo, e lui gli risponde che sta scrivendo di un sogno che ha fatto nella notte. Il cameriere si accorge che a parigi sta scrivendo in portoghese, quel libro è Requiem. C’è un capitolo in Requiem, dove in un sogno il protagonista trova un personaggio che rappresenta il padre giovane con un nodo alla gola che parla col figlio, che in qualche modo può essere ricondotto al padre di tabucchi morto per un tumore alla gola. A posteriori si chiede perché gli è successo questo, ovvero è italiano, a parigi e scrive in portoghese. Si sente di evocare, di riportare in superfice ciò che ha fatto. Perché mai per parlare con mio padre ho utilizzato una lingua che lui non conosceva. In definitiva dice che tutto sta in una sillaba vecchianese “pà” che significa padre e in una sillaba portoghese “pà” che significa ragazzo. I suoi testi spesso sono ambientati in dei “non luoghi”, la Toscana è sicuramente presente, come Lisbona (si trasferisce la e la sua moglie è portoghese) ed infine Parigi (dove scrive Requiem). Tabucchi parla spesso di luoghi, senza neanche citare il paese in cui è ambientata la storia, parla spesso di vicende private, ma mascherate. Nei suoi testi, il narratore è come se fosse sempre lo stesso, che spesso ascolta gli altri e riporta le loro storie sulle pagine dei libri. Si crea l’atmosfera di casualità e spaesamento. Uno dei grandi temi è la memoria legata alla nostalgia. Esprime un senso di una nostalgia inquieta, un languore verso il futuro. Tabucchi utilizza anche i dialoghi. Egli esordisce con “piazza d’italia” e poi ha molto successo con “il notturno indiano”, parla di un uomo che va in india per trovare un suo amico scomparso, il finale è molto ambiguo, con un inversione di ruoli. “piccoli equivoci senza importanza” parla di equivoci che hanno grande incidenza nelle vite di tutti noi. Ci sono molte sovrapposizioni temporali, inizia subito con un processo, chi parla è uno spettatore del processo, che conosce sia l’imputato sia il giudice. L’accusa ha che fare con il terrorismo politico degli anni 70. Mentre si sta per sentire la sentenza del giudice, viene creata una storia, che ha che fare con un quadrilatero amoroso, tra Margherita, Leo (imputato) e Federico (il giudice). Federico a 18anni si ritrova iscritto a legge, quando voleva fare lettere, va in segreteria a chiedere spiegazioni, e gli viene detto che era un “piccolo equivoco senza importanza”, ma gli viene consigliato di seguire le lezioni di giurisprudenza. Da li poi ascoltando alcune lezioni, deciderà di continuare giurisprudenza. Si troverà a giudicare un ragazzo, che conosceva, il quale ha sposato una ragazza che si erano contesi, lo stesso narratore sembra sia innamorato della ragazza. Sembra che il tutto sia nato così, da piccoli equivoci. Leo mentre fa sempre il rappresentante degli studenti, un qualcosa di rivoluzionario negli anni 60. Il tema principale, è che la vita a volte ti assegna dei ruoli che mai ti saresti aspettato. Il narratore parla anche di alcuni pensieri del giudice. Il narratore continua a sovrapporre elementi del passato con elementi del presente. Leo è davvero colpevole? . “i treni che vanno a madras” è un racconto che fa parte della raccolta “piccoli equivoci senza importanza”, parla di una persona che sta facendo un viaggio in treno in India, i treni all’epoca andavano molto piano. Questo è un testo parallelo al “notturno indiano” si ricollega a quel racconto. Entra un uomo “europeo” nello scompartimento del protagonista. Comincia una conversazione tre le due persone, l’uomo gli parla dell’india e gli vita reale. Riemerge la storia di un triangolo amoroso, la donna Isabel rimane incinta, ma viene convinta ad abortire (non si sapeva di chi era il figlio) e lei dopo l’aborto si uccide. Il narratore vorrebbe capire meglio proprio tutta questa storia. Successivamente incontra il padre si parla del loro rapporto, post operazione del padre e cosa è cambiato dopo la sua morte. Si ritrova al museo di arte antica, sta cercando Isabel, su suggerimento di Tadeus. Nel messaggio di Tadeus ci si ricollega ad un quadro “dettaglio del pesce volante”. Riesce ad arrivare ad una casa a Alentejo, sperando di incontrare Isabel che ha amato e conteso a tadeus. Si mette a giocare a biliardo con il proprietario della casa, viene messo in palio vecchio liquore. Il narratore fa una scommessa con se stesso, se vinco ritrovo Isabel, se perdo non la rivedrò più. Il narratore vince, e in quel momento suona il campanello, ed è Isabel. Qui finisce il 7° capitolo e nell’8° Isabel è già svanita, si apre con un altro incontro, ormai è quasi notte, incontra un venditore di storie, di tutti i tipi. Lui rifiuta e gli chiede se conosceva un posto per andare a mangiare, e gli viene consigliato un posto per andare a mangiare. Nell’ultimo capitolo il 9° c’è l’incontro con Pessoa, ci va a cena insieme, Pessoa parla in Inglese. Pessoa gli chiede se lui stia cercando di liberarsi dello spettro del poeta, il narratore gli risponde che ciò lo inquieta e Pessoa gli dice che è proprio questo che la letteratura deve fare. Come se lo spettro di Pessoa non volesse abbandonarlo. L’allievo vuole andare via e il maestro ha paura di rimanere da solo?. Questo romanzo viene utilizzato per liberarsi di alcune figure che gli infestavano la mente. Tra cui appunto Pessoa. Ci sono molte citazioni nel libro, dello stesso Pessoa, ci sono persone che emergono dal passato ed accompagnano il protagonista nel suo “totem”. Ci sono richiami di tipo musicale e culinario. Tabucchi accanto al sistema narrativo affianca sempre un ricettario finale, delle note introduttive. Tabucchi utilizza l’intertestualità (termine utilizzato anche nei testi di Bassani), ovvero utilizza alcuni personaggi che tornano in alcuni suoi testi. Alcuni temi ritornano e sono legati a dei personaggi. Ciò accade ad esempio in “i treni che vanno a Madras” che era un testo escluso dal “notturno indiano” perché secondo lui non ci stava bene. Tabucchi viene chiamato sempre in coppia con il nome di Pessoa, è cresciuto nell’ombra di Pessoa. E per questo in “Requiem” cerca di scrollarselo di dosso. Ci potrebbe essere un’altra influenza di uno scrittore o di un romanzo portoghese su Tabucchi, in particolare influisce su di lui nella sua produzione degli anni ’90. C’è un libro “l’anno della morte di Riccardo Reis” è un romanzo che per la sua trama può far venire in mente “Requiem”. È un libro del 1984. Il libro è scritto da Saramago. È un romanzo che racconta un pezzo di vita di Riccardo Reis, lui è un altro “pseudonimo” di Pessoa, attorno ai quali Pessoa si diverte a scrivere dei profili inventati. Crea una provenienza filosofica per ogni suo personaggio inventato. È un romanzo che ambientato nel 1935-36, Pessoa muore proprio in quegli anni. Riccardo Reis è un medico Portoghese monarchico, emigrato in Brasile nel 1919, non si sa quando sia “morto” Riccardo Reis, Pessoa non ha mai chiarito la sua fine, quindi ci pensa Saramago, ipotizzando che non muoia proprio subito. Saramago ipotizza che dopo la morte di Pessoa, Riccardo Reis torna in Portogallo. Più precisamente in un albergo a Lisbona, dove avvia una relazione con una cameriera, e allo stesso tempo si invaghisce di una giovane ragazza che frequenza l’hotel. Ad un certo punto abbandona l’albergo e apre un suo studio medico, il tutto accompagnato sempre da questi suoi 2 amori. Accompagnato anche dalle visite che gli fa il fantasma di Pessoa. Solo lui lo può vedere. A metà degli anni 30, arriva al potere in Portogallo Salazar. Il romanzo è da una parte; un omaggio a Pessoa e allo stesso tempo presenta una stagione cupa per il Portogallo. Ci sono molte somiglianze con “Requiem” ad esempio il triangolo amoroso si presenta qui ne romanzo con una gravidanza non desiderata con la cameriera, pur provando qualcosa per la giovane ragazza. “sostiene Pereira” di Tabucchi la frase sostiene Pereira è un sintagma che si ripercuote nel romanzo. La voce narrante riporta un’altra voce, sin dall’inizio. Viene usato questo sintagma per accrescere la credibilità della storia, al tempo stesso però può essere anche in contraddizione con questo senso di verità. Una storia alla fine è una possibilità a cui possiamo credere o meno. Pereira è un uomo anziano, esistono diverse edizioni a fumetti del romanzo “sostiene Pereira”. A Pereira è morta la moglie, e da quando l’ha persa dialoga spesso con la foto di lei che ha sul comò. È un uomo legato al passato, sente di non avere prospettive di vita, non ha figli ed è anziano e soffre di cuore. Pereira è un cronista del giornale di Lisboa. Il romanzo si apre con Pereira che si imbatte in un articolo che parla di una riflessione filosofica sulla morte. La morte è un pensiero ricorrente per lui. Letto l’articolo, prova a contattare l’autore dell’articolo, vorrebbe coinvolgerlo nel suo inserto culturale, farlo diventare una sorta di collaboratore. Pereira incontra i ragazzi dell’articolo e si capisce che loro sono molto attivi politicamente, ciò spaventa Pereira, ma in qualche modo lo attira allo stesso tempo. Gli articoli che gli invia il ragazzo (Monteiro Rossi) sono impubblicabili, si capisce chiaramente un’appartenenza politica, se Pereira lo coinvolgesse poteva rischiare molto in tempo di dittatura. Ma comunque continua a pagarglieli ed a leggerli. L’incontro comunque con Monteiro è la scintilla del romanzo. La frequentazione con la giovane coppia, fa si che si alimenti nuovamente un po’ di spirito di affermare le proprie idee. Gli incontri con Monteiro avvengono spesso in dei bar, spesso al “caffè orchidea”. Tornando da Coimbra dove Pereira faceva delle cure terapeutiche alle terme, ha un incontro casuale con una donna, ma molto decisivo, l’incontro avviene sul treno, è una donna tedesca ebrea, che sta per fuggire dal portogallo. La donna gli suggerisce data la sua professione, di gridare e di smuovere la massa contro questa dittatura. Successivamente Monteiro chiede a Pereira di poter ospitare un suo cugino, e pian piano Pereira inizia a mostrare la sua ideologia contro la dittatura. Pereira va a fare delle cure anche in una
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