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VITA PENSIERO E OPERE GIOVANNI PASCOLI, Appunti di Italiano

VITA PENSIERO E OPERE GIOVANNI PASCOLI

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 09/08/2020

martina-bianchi
martina-bianchi 🇮🇹

4.4

(167)

151 documenti

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Scarica VITA PENSIERO E OPERE GIOVANNI PASCOLI e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! GIOVANNI PASCOLI (SAN MAURO DI ROMAGNA 1855-BOLOGNA 1912) BIOGRAFIA: Proveniva da una vita agiata che fu sconvolta dalla morte del padre che avvenne il 10 agosto 1867, ucciso a fucilate mentre tornava a casa dal mercato e i suoi aggressori rimasero inpuniti . Questo segnò profondamente l’esistenza del poeta. Seguirono poi una serie di lutti (madre e fratelli) e fu costretto ad abbandonare gli studi, ma grazie alla generosità di un professore, riusci’ a terminare e ottenne una borsa di studio presso l’Università di Bologna ,dove frequento’ la facolta’ di Lettere. Durante i suoi studi subì l’ideologia socialista e per aver partecipato ad alcune manifestazioni contro il governo, venne arrestato. Questa esperienza fu traumatica e per questo si distacco’ dalla politica militante. Inizio’ la carriera di insegnante liceale e poi universitario. Non si sposo’ mai, attaccato al “NIDO FAMILIARE” che provo’ a ricostruire con due sorelle e anche il suo rapporto con l’altro fu difficoltoso. IL RAPPORTO TRA L’IO E IL MONDO E’ UN RAPPORTO CRITICO (CONTINI) IL PENSIERO E LA POETICA: PASCOLI appare come un poeta RIPIEGATO SU SE STESSO, legato alle proprie terre con limitati contatti esterni eppure accoglie i FERMENTI EUROPEI e li rielabora in maniera personale . In lui vediamo elementi legati al CLASSICISMO determinata dallo studio del latino ma anche elementi legati alla MODERNITA’ : LINGUAGGIO SIMBOLISTA e SPERIMENTALISMO METRICO E LINGUISTICO . LA SUA “POETICA DELLE COSE” SI CONTRAPPONE ALLA “POETICA DELLE PAROLE” DI D’ANNUNZIO . La sua poetica sarà recepita da diversi poeti del 900 come MONTALE, PAVESE, CAPRONI, PASOLINI CRISI DAL POSITIVISMO: La formazione di Pascoli fu POSITIVISTICA nel suo essere scienziato della parola, nella sua mania della precisione e lo si intravede anche nei suoi versi con l’utilizzo di termini scientifici ad esempio sugli animali (uccelli). Ma anche in lui si avverte la sfiducia nella SCIENZA e subisce l’influenza di tendenze SPIRITUALISTICHE e IDEALISTICHE, in cui l’anima si protende ansiosa e tesa verso l’IGNOTO e il MISTERO. Questo pero’ non comporta in lui un SISTEMA ALTERNATIVO: IL MONDO APPARE FRANTUMATO . DISGREGATO e tutto cio’ ha riflessi sulla sua POETICA: SFIDUCIA VERSO LA CONOSCENZA SCIENTIFICA -RAZIONALE DELLA REALTA’ A CUI SI SOSTUISCE L’INTUIZIONE E IL SIMBOLO INFLUENZE FILOSOFICHE: In direzione ANTIPOSITIVISTICA furono le influenze filosofiche: SCHOPENHAUER del quale apprezza la concezione della MUSICA come linguaggio universale in grado di esprimere attraverso i suoni l’essenza del mondo . BERGSON del quale apprezza la COMPONENTE INTUITIVA. L’IDEOLOGIA: PASCOLI ha un rifiuto della dimensione PROGRESSIVA e POSITIVA della STORIA e l’unico rifugio sembra essere negli AFFETTI e nella FILANTROPIA ossia una disposizione dell'animo a iniziative umanitarie che si traduce in attività dirette a realizzarle contro un potere ingiusto e oppressivo. Per questo motivo in gioventu’ si era avvicinato alle idee anarchiche di Andrea Costa. Su di lui agirono anche la situazione di difficoltà economica causata dalla morte del padre e il senso di abbandono e insicurezza che ne conseguirono. L’arresto e la detenzione pero’ causarono in lui un allontanamento dalla militanza politica ma rimarrà in lui un VAGO IDEALE SOCIALISTA e di SOLIDARIETA’ UMANA ma anche di DIFESA DELLA PROPRIETA’ PRIVATA intesa pero’ come DIFESA DELLA VITA FAMILIARE e anche il suo NAZIONALISMO ad esempio nel discorso del 1911 “LA GRANDE PROLETARIA SI E’ MOSSA” in difesa della GUERRA DI LIBIA non ha una ideologia politica ma la difesa della PATRIA come LUOGO- NIDO dove vede nelle nuove colonie un possibile sbocco di lavoro per i ceti piu’ poveri .SIAMO LONTANI DA UNA VISIONE POLITICA BASATA SU TEORIZZAZIONI IDEOLOGICHE MA SIAMO DI FRONTE A UNA VISIONE PRE-POLITICA CHE PORTA IL POETA A INTERROGARSI SUL RUOLO ETICO-SOCIALE CHE LA POESIA DEVE AVERE NELLA SOCIETA’. TEMI FONDAMENTALI DELLA SUA POESIA: i temi fondamentali della sua poesia sono: • MORTE E LUTTI FAMILIARI: i numerosi lutti della sua vita familiare che turbarono la sua infanzia, tornano nelle sue LIRICHE. Si nota sempre una INQUIETUDINE e il peso opprimente dell’INGIUSTIZIA UMANA (a partire dalla morte del padre, con gli assassini che non furono puniti). Ha un ossessivo pensiero della MORTE e dei LUTTI che si manifestano negli oggetti, nelle visioni, nei rumori della natura , nei suoni onomatopeici. PER SENTIRSI VIVO HA BISOGNO DI FAR PARLARE I MORTI • TEMA DEL NIDO: Pascoli supera questa condizione di dolore causata dal pensiero della MORTE e dei LUTTI trovando rifugio nell’INTIMITA’ FAMILIARE attraverso il NIDO , IL FOCOLARE E LA PATRIA. IL NIDO è una metafora molto frequente nella sua lirica che indica il rifugio negli affetti familiari e bisogno di affetto e protezione. Viene vissuta come luogo di identità ma anche di isolamento dal resto del mondo.IL FOCOLARE presso il quale ci si scalda e ci si rifugia. PATRIA: nucleo accogliente e protettivo ma anche da proteggere dalle aggressioni esterne. Come DIFESA e PROTEZIONE dal MONDO INTIMO ,il poeta usa spesso l’immagine della NEBBIA e della SIEPE. Questo desiderio di protezione non danno una immagine armonica e bucolica della NATURA: LA NATURA SI FA SPECCHIO DELLA CRISI DELL’IO E DA VOCE E CORPO ALLE SUE OSSESSIONI FUNEBRI E FANTASMI INTERIORI • POESIA DELLE”COSE”: rilevanza degli OGGETTI, preziosi o familiari, in quanto veicolano e rappresentano emozioni e sentimenti. MONDO INTERIORE e MONDO ESTERIORE sono fatti della stessa SOSTANZA e grazie a PROCEDIMENTI ANALOGICI gli OGGETTI DIVENTANO SIMBOLI DI UN RICORDO, DI UNA EMOZIONE, DI UNA CONDIZIONE. Questi OGGETTI sono poetici indipendentemente dalla loro scala di valore ma dipendono da un ORDINE DI TIPO PSICHICO, DA UNA ESIGENZA INTERIORE. L’OGGETTIVITA’ DELLA NATURA E’ CONTINUAMENTE FILTRATA DALLA SENSIBILITA’ DEL SOGGETTO (IL PICCOLO PUO’ DIVENTARE GRANDE E VICEVERSA). VISIONE POETICA: il POETA viene visto come un FANCIULLINO in grado di vedere e rilevare una trama di simboli che gli adulti non vedono piu’. La POESIA ha come finalità la CONSOLAZIONE COLLETTIVA che ridà armonia agli uomini. Questa concezione è espressa nella prosa intitolata “IL FANCIULLINO”(1897): IL FANCIULLINO attraverso la PERCEZIONE e l’INTUIZIONE riesce a vedere cio’ che gli adulti non scorgono piu’ e queste facoltà deve essere in grado di utilizzare il POETA.IL FANCIULLINO è una sorta di ADAMO perché è lui che per primo da il nome ai vari oggetti/cose : un NOME CHE SIA PORTATORE DI SENSO . IL POETA grazie allo STUPORE E ALLA FANTASIA puo’ andare al di la degli oggetti e metterli in relazione tra loro in quanto è l’unico tra gli uomini a saper decifrare i MISTERIOSI SIMBOLI che nascondono la verità. Il POETA diventa quindi l’INDOVINO , che è in grado di rivelare agli altri le ARMONIE SEGRETE DELLA NATURA. Questa conoscenza ALOGENA e INTUITIVA collocano il PASCOLI sulla linea del SIMBOLISMO EUROPEO applicato pero’ a un mondo di cose e realtà umili, vicine e familiari. PASCOLI ASSEGNA ALLA POESIA UNA FUNZIONE SOCIALE E MORALE CHE, A DIFFERENZA DI CARDUCCI E D’ANNUNZIO ,E’ QUELLA DI ESSERE UNO STRUMENTO CONSOLATORIO, RICOSTITUENDO L’ARMONIA TRA GLI UOMINI ATTRAVERSO LA CONTEMPLAZIONE COMUNE DELLA BELLEZZA. LINGUA E STILE: la POETICA DELLE COSE ha un riflesso sul piano della LINGUA e dello STILE: • ESATTEZZA LINGUISTICA: attraverso l’uso di TECNICISMI e NOMENCLATURA • SUONO: VALORIZZAZIONE DELLA DIMENSIONE SONORA: onomatopee, anafore,allitterazioni • SPERIMENTALISMO LESSICALE: termini tecnici affiancati da termini preziosi, quotidiani, dialettali. Effetto di PLURILINGUISMO • SINTASSI: frasi collegate per ASINDETO ; SEGMENTI DISCONTINUI e LINEE SPEZZATE;FRAMMENTISMO e IMPRESSIONISMO • LA POESIA PROCEDE PER SOTTRAZIONE DI MATERIA, PER SILENZIO dovuto all’effetto delle PAUSE, dalle PUNTEGGIATURE, dalle PARENTESI. L’uso dei tre puntini di sospensione danno l’effetto di EVOCATO E INDEFINITO • PIANO METRICO: CESURE,ENJAMBEMENT • USO DEL LATINO DUTTILE “IL FANCIULLINO” :è un lavoro in PROSA in cui precisa i FONDAMENTI DELLA SUA POETICA ,divisa in 20 capitoli. IL TITOLO ,con la scelta del DIMINUTIVO, richiama la predilezione per il PICCOLO e per la DIMENSIONE INFATILE ossia per l’atteggiamento infantile nel guardare il mondo, nel relazionarsi con le cose che caratterizza l’indole del poeta. Ognuno dentro di se conserva l’indole del FANCIULLO ETERNO. Ma mentre gli adulti in genere dimenticano il fanciullo che si cela in loro, il POETA RIESCE ANCORA a dargli ASCOLTO. LA POESIA è una sorta di INFANZIA PSICHICA dove la POESIA NON CREA MA SCOPRE IL POETICO CHE E’ NELLE COSE. Le sue ascendenze culturali sono quelle di PLATONE e di LEOPARDI con le sue teorie sull’IMMAGINAZIONE CREATRICE DI MITI. Per PASCOLI la facoltà dello stupore poetico è INNATA IN CIASCUN UOMO. Vediamo affinità con FREUD nella componente NON LOGICA e SPONTANEA DELL’ISTINTO FANCIULLESCO. DISTANZIAMENTO DAL SUPERUOMO DI D’ANNUNZIO.LA SUA E’ UNA POETICA DI DEMOCRAZIA LETTERARIA E LINGUISTICA: LA POESIA DEVE ARRIVARE A TUTTI E OGNUNO PUO’ SCOPRIRE IL FANCIULLINO CHE C’E’ DENTRO DI SE. LE OPERE: compose una serie di POESIE che sono INCLUSE nelle seguenti RACCOLTE • MYRICAE (1891): Pascoli comincio’ a pubblicare le sue poesie nel corso degli anni 80 su riviste. La prima raccolta fu MIRYCAE (significa POESIA DELLE PICCOLE COSE) che fu rivista per quattro volte. La quarta edizione del 1897 conteneva 116 componimenti. Il titolo è una citazione di VIRGILIO nelle BUCOLICHE ove aveva intenzione di innalzare il tono del suo canto ,mentre in Pascoli LE UMILI PIANTE sono il simbolo delle piccole cose che lui vuole porre al centro della sua poesia secondo i principi della sua poetica. Sono componimenti brevi , che in apparenza si presentano come quadretti della vita campestre ma in realtà non sono dati oggettivi ma si caricano di sensi misteriosi e suggestivi . Temi presenti tutti i temi fondamentali della sua poesia (MORTE, LUTTI FAMILIARI, NIDO,POESIA DELLE COSE). FRAMMENTO, QUADRI DI VITA CAMPESTRE, ONOMATOPEE, FONOSIMBOLISMO • POEMETTI (1897): Sono divisi in due raccolte: PRIMI POEMETTI (1904) e NUOVI POEMETTI (1909). A differenza degli altri il poeta sostituisce all’impianto lirico un taglio narrativo, divenendo dei veri e propri racconti in versi. Anche qui assume rilievo la vita della campagna • CANTI DI CASTELVECCHIO (1903): sono definiti , nella prefazione del poeta, myricae e quindi si propongono di continuare intenzionalmente questa prima raccolta • POEMI CONVIVIALI (1904): si tratta di poemetti dedicati a personaggi e fatti del mito e della storia antica. Il linguaggio è raffinato e classico • CARMINA LATINI : sono 30 poemetti e 61 componimenti brevi scritti per il concorso di poesia latina di Amsterdam • ODI ED INNI(1906): Pascoli assume le vesti del poeta ufficiale, celebratore delle glorie nazionali e inteso a propagandare i principi morali e civili
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