Vittorio Alfieri e il Saul, Appunti di Italiano

Scarica Vittorio Alfieri e il Saul e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! VITTORIO ALFIERI Con Alfieri abbiamo il pre-roman0cismo (in grandi linee) con Parini abbiamo il neo-classicismo e Foscolo si sovrappone con il neo-classico e neo-roman0cismo. Roman0cismo: una percezione dell’esistenza turbata, andiamo verso la leBeratura più corposa e vicino a noi, ansia di assoluto, tema portante del roman0cismo. Alfieri è un personaggio molto par0colare, è diverso da Goldoni e hanno due classi sociali diverse, lui è un nobile ozioso, mentre Goldoni fa parte della borghesia aHva. Nasce ad As0 il 16 gennaio 1749 da una ricca famiglia aristocra0ca, un’alta aristocrazia piemontese, ma non è felice e soddisfaBo, è testardo e malinconico ed ama la solitudine, sente qualcosa che non va e non trova pace. Sin da bambino è molto par0colare, quella tristezza che deve trovare sfogo. Studiò alla reale “Accademia di Torino” e dice che nasce ineducato, che le cose imparate non servano nulla alla vita pra0ca. Fra un gran tour: Francia, Inghilterra, Olanda, Austria te lo fa in 5 anni. • In Francia trova l’assolu0smo francese e in Inghilterra trova una dinamica parlamentare. • L’Inghilterra e l’Olanda erano luoghi produHvi, che anche Goldoni considerava eccellen0. • Austria e Prussia erano soBo l’impero austroungarico. PS: In Olanda torna 2 volte, e si fa un’idea di ciò che sta accadendo in Europa poli0camente e civilmente. A Parigi e Vienna entra a contaBo con l’assolu0smo e lo vede limitante. Quando vede Pietro Metastasio inginocchiarsi davan0 al Re, a Vienna, prova disgusto e non gli sta bene. E dice che tuBo quello che può limitare la libertà altrui non è buono. Inghilterra e Olanda sono più moderni, non limitando nulla. Per lui luoghi più affascinan0 sono quelli del Nord Europa come la Scandinavia, dove sono deser0, e lui ama la solitudine,apprezza il paesaggio. Lui voleva trovare la serenità, ma non placa la sofferenza. Torna a Torino ed inizia una relazione con Gabriella Turine9, ma diventa una gabbia e non gli dà libertà. Inizia studiare gli illuminis0, sopraBuBo i francesi ed appartenendo alla nobiltà lo studiò. Il francese,allora , era la lingua internazionale della cultura, anche grazie all’Illuminismo, nell’italiano si trovano molte parole francesi. Le prime cose che scrive sono in questa lingua. Studia <<Vite parallele>> di Plutarco: raccontava di biografie di uomini illustri, quella a cui ambiva. Capisce che per scacciare il male interiore deve essere un grande leBerato. Nel 1772 si fa una società leBeraria, scrive in francese e dopo scrive un giornale in francese e più avan0 in italiano. Farà un distacco dal francese ma non molto velocemente. Il problema di Goldoni era lo scrivere in una lingua che forse comprensibile, ma si parla di Commedia. Alfieri scrive Tragedie, più alto locata e quindi ci vuole una lingua più alta, forse anche arretrata. Fa una conversione leBeraria e nel 1775 scrive una tragedia: Antonio e Cleopatra: • È una storia d’amore che va a finire male, di un traditore della patria. • Da questa relazione nascono dei figli ma Antonio si perde dando sia questa relazione e l’Impero romano cade in rovina e alla fine Cleopatra si suicida. • In questa storia proieBa se stesso e la TurineH e dice che forse la leBeratura/scriBura lo può aiutare a far passare questo. • ABraverso la scriBura posso operare la catasA del mio animo. Il più grande teorico della tragedia greca nell’an0chità fu Aristotele • Diceva che la catas0 era una forma importante di rappresentazione pubblica, ma come mai tuH andavano a teatro? • C’erano giorni oppos0 di teatro: 3 di tragedia e 1 di commedia. • Il suo scriBo teorico, cri0ca leBeraria e spiega perché è importante che tuH vadano a teatro. • Dice che la catasta è purificazione. • Lo speBatore quando va a vedere una tragedia prova diverse emozioni, forse può essere un avver0mento di non fare quelle cose, si purifica l’anima Da quello che vede. • Alfieri interpreta tuBo in modo egoista e deve purificare se stesso da quello che ho dentro. I suoi personaggi sono for0 e ben ar0cola0, ed anche lui era una persona molto forte, ma forse debolezza si alternano. Dice che non sa scrivere bene in italiano, ma se voleva essere un buon leBerato doveva conoscere la tragedia greca. La impara e meBe da parte il francese. Si fa una cultura di base, però approfondisce il problema della lingua sul campo e dimora per 4 anni a Firenze e giro le varie ciBà. Vive tra Pisa, Siena e Firenze. Trova una compagna di nel suo status: Luisa Stolberg, contessa di Albany. Fa grandi passi in questo periodo: • 1778: vuole spiemontesizzarsi: allontanarsi dal Piemonte, è una cosa interiore. In quel territorio dimoravano i Savoia, e la monarchia esercitava sulla nobiltà una certa pressione, che considerava autoritaria, e se ne vuole liberare. • Va a Parigi nel 1785 fino al 1792 con la duchessa e sono i primi anni della rivoluzione francese. Finalmente l’opposizione al regime assolu0sta. Però capisce che soBo ci sono altri interessi, che possono andargli contro rimane deluso dalla rivoluzione dal periodo del terrore. • Scrive MISOGALLO, afferma l’odio per i francesi: 0tolo grecizzante, odiare i galli e di francesi. Le conseguenze della rivoluzione francese non sono quelle che tuH si aspeBavano, rimane deluso anche Foscolo. Rapporto con l’Illuminismo Lui lo studia e conosce gli esponen0, ma non tuBo si addice al suo modo di pensare ed essere, non vanno d’accordo con il suo caraBere: 1. Il rapporto con la scienza: l’Illuminismo indica il progresso dell’umanità ed è posi0vo. Alfieri dice che la razionalità è fredda e copre il sen0mento e la passionalità violenta, che rendono l’uomo tavole e i lumi della ragione non vanno bene. Russeau dice che bisogna avere un equilibrio fa passione e la ragione. 2. Religione: l’Illuminismo la cri0ca e sfocia nel ateismo e nel deismo. Alfieri dice che non c’è una religione precisa, ma c’è un sen0mento dell’uomo verso qualcosa di più grande, come l’infinito e l’uomo acceBa che c’è qualcosa più grande di lui. 3. La borghesia: Illuminismo acceBa e apprezza la vitalità della borghesia. Alfieri la condanna e dice che era una bruBa classe sociale, che pensavano solo all’interesse e all’u0le. Dice che quello che conta sono i nobili e per lui il farsi strada della borghesia non è posi0vo. Perché sceglie di fare tragedia? Nel 1775 fa una conversione leBeraria, ci meBe tuBo se stesso. Ma non lo fa perché ha un pensiero razionale, ma è molto is0n0vo. Per lui la tragedia è un modo per dare ordine alla sua inquietudine interiore e caos interno, quando abbiamo associato Antonio e Cleopatra con lui e l’amata, nelle opere meBe sempre qualcosa di personale, quello che sente. Ci sono anche mo0vazioni legate alla tragedia greca epica, genere legato al 0tanismo: • Mania di grandezza, immagine di un Dio, 0tano enorme, è un genere per lui è adaBo a ques0 personaggi, ci sono grandi 0tani e uomini liberi che combaBono contro di lui. • C’è questo genere di storie e si adaBa a tuBe le idee poli0che. • è un genere alto, in tuBa la nostra tradizione leBeraria e culturale, la tragedia viene considerata la forma leBerale più alta di tuBe. Per lui è una sfida, vuole essere il migliore che si vuole applicare su una forma difficile ci vuole una certa preparazione e lui si meBe a studiare l’italiano. • E in genere in cui nella leBeratura italiana non ci sono mol0 i tragediografo, c’era stato qualcuno ma pochi e lui prende quest’occasione, era stato in Francia e lì le tragedie erano molto più diffuse e vuole essere il migliore. Scegli un genere leBerario non molto usato, difficile per poter essere considerato il migliore. Non ha scriBo opere in cui parlava di canoni della tragedia che lui voleva rispeBare, ma dagli scriH ci dice degli elemen0 della tragedia che devono essere importan0: • Inizia ad essere cri0co rispeBo al modello francese, dice che per lui era troppo lunga, ar0colata nell’intreccio e non si arriva mai ad una fine, quindi non sia una caraBeris0ca della sua tragedia: il faBo del ritmo incalzante. Secondo lui se le trame erano troppo lunghe e complesse lo speBatore si perde, per lui deve essere davvero efficace (colpire il pubblico) deve basarsi su un contenuto senAmentalmente vissuto (ci devono essere grandi passioni rappresentate), le tragedie non hanno un lieto fine ma devono essere piene di passionalità, come lui. • La trama deve avere un ritmo incalzante verso la catastrofe e bisogna far evolvere rapidamente la storia questo. come lo fa nella pra0ca? Con la cancellazione del superfluo: togliere soBo trame e personaggi secondari. Devono parlare i pochi personaggi, con un’unica vicenda che si svolge velocemente fino all’epilogo finale. Eliminare tuBo ciò che è decoro ed andare a prendere l’essenziale, deve essere supportato da uno sAle rapido e conciso. SinteAco, senza baBute lunghissime, brevi anche con un solo monosillabo tra personaggi. • Questo non consente la musicalità del verso: non ci possono essere molte figure retoriche, s0le che non da musicalità, non posso lavorare sui versi se devono essere brevi. Una tragedia basata sulla rapidità e la passionalità. Ossessionato dal rapporto delle unità aristoteliche ( Teorizzate da Aristotele, dice che quando si scrive una tragedia bisognava rispeBare unità di spazio (unico luogo), tempo (non deve avvenire in un tempo né troppo lontano né troppo vicino) e azione). Si adaBa bene a lui, ma sappiamo che la sua tragedia nasce perché pensava di poter ordinare il suo mondo cao0co, come le unità aristoteliche e sono adaBe a ritmo incalzante. Fasi di scriBura 1) Ideare, I fase di scriBura, serve per stabilire personaggi, creare aH e scene, fare una trama generica, cosa devono fare i personaggi nelle varie scene e nei vari aH. 2) Stendere: scrivere le baBute, prima in pausa e di geBo e dice che queste prime due fasi sono fondamentali, se faBe male non possiamo andare avan0. 3) Verseggiare: il più complesso, deve razionalmente meBere in ordine tuBo quello che ha scriBo, lo trascrivo in versi e vado a perfezionare. Nell’an0chità si riteneva che si fossero 2 modalità con cui l’autore poteva scrivere: 1) Perché ispirato da una forza interiore, come l’invocazione alla musa, concezione platonica. 2) Visione più razionale della scriBura, non fare di geBo ma pensare. Alfieri meBe in correlazione la visione razionale e quella razionale. Dice che c’è un momento in cui la cosa deve venire da dentro, spontanea e un secondo momento in cui devo meBere a posto tuBo ciò che ho scriBo in modo razionale. Il des0natario è un pubblico parAcolare, non scrive per tuH ma solo per i nobili. Dice che il pubblico del teatro a lui contemporaneo va a vedere le commedie di Goldoni, e non puoi scrivere per questo pubblico scellerato. Lui scrive per piccole rappresentazioni all’interno dei teatri degli aristocra0ci, ed a volte fa anche l’aBore, uno dei principali personaggi è Saul. Per ora scrive per pochi, ma scrive anche per il futuro e per i giovani che Verranno e che dovranno ispirarsi alle grandi cose aBraverso le sue opere. Evoluzione della tragedia: va fino a Soul e alla Mirra. Ci sono 3 fasi: • Iniziale: a ridosso della sua prima aHvità, nel 1775, anno di conversione leBeraria, scrive tragedie che hanno caraBeris0che nuove. poli , An0gone, Agamennone, Oreste, personaggi dell’an0ca Grecia e personaggi di tragedie greche molto note. • Ci sono 2 tema0che principali: 1) Alla classicità, personaggi classici. Personaggi lega0 alla storia come Filippo e Virginia. Compaiono perlopiù figure di 0tani, Filippo è un 0ranno che per affermare se stesso e pronto a tuBo, anche a provocare la morte di suo figlio. in Virgilia c’è qualcosa di diverso: è una tragedia ambientata nel mondo romano, dove c’era sempre qualche 0ranno, ora c’è l’apparizione della forza popolare. La ribellione può cacciare il 0ranno, fase iniziale delle sue idee poli0che. • Personaggi tormenta0 dal punto di vista interiore e psicologico, come lui. Comincia ad emergere quello che lui era, anche nelle opere. Congiura dei pazzi: nella Firenze di Lorenzo il magnifico, in quell’occasione il fratello Giuliano viene assassinato durante una celebrazione ecclesias0ca, creando scontri interni della ciBà. Lorenzo era stato un uomo propenso alla pace delle fazioni poli0che, ma in quel momento si lascia andare e fece un’esecuzione di massa. segnò una fase di terrore. Alfieri vede nella figura di Lorenzo un 0ranno .ci sono 2 grandi figure eroiche: Soul, che sfida Dio ed è un personaggio biblico. mirra, mito classico di una ragazza che si innamora del padre ed a consapevolezza SAUL L’ANTEFATTO Saul era stato unto re di Israele dal sacerdote Samuele da cui si era col tempo allontanato e a cui aveva disubbidito. In seguito a ciò, Samuele aveva rimosso l’unzione regale da Saul, smeBendo di essere suo consigliere e aveva segretamente unto un umile pastore, Davide. TuBavia Saul aveva con0nuato a regnare anche se, avendo perso l’unzione, si sen0va perseguitato dal male. Davide giunse alla corte del re come arpista per alleviare le sofferenze del re e strinse amicizia con Gionata, figlio di Saul, e si legò a Micol, anch’essa figlia del re, che sposò. Davide si dis0nse inoltre in campo militare suscitando così la gelosia del re che vide in lui un usurpatore e una proiezione di sé da giovane. La situazione creatasi costrinse Davide ad andare via dalla corte degli Israeli0. LA VICENDA NARRATA DA ALFIERI È in aBo la guerra di Israele contro i Filistei e Davide, che non vuole più vivere fuggendo da Saul e desidera combaBere contro i Filistei, decide di tornare nel campo degli Israeli0. Incontra Gionata che lo aggiorna sulla situazione: Saul, in preda ad uno spirito malvagio, è soggeBo al perfido consigliere Abner e Micol vive tristemente. Arriva Micol e i due possono finalmente ricongiungersi, decidono che si dovrà cercare il momento propizio per presentarsi a Saul e cercare una buona riconciliazione. Arriva il momento: Saul incontra Davide e ques0 chiede al re di poter combaBere contro i Filistei; Saul sembra acceBare, ma il consigliere Abner tenta di dissuaderlo facendo nascere dei sospeH su Davide, accusato di tradimento. Davide dimostra le sue buone intenzioni e Saul gli affida il comando dell’esercito. Con0nua tacita l’azione di Abner contro Davide e Saul è sempre più in preda al delirio e alle sue ossessioni che lo portano a nutrire nei confron0 del genero sen0men0 contrastan0 di amore e odio. Dopo aver provocato l’uccisione del sacerdote Achimelech, che si era schierato con Davide, lo stesso Davide deve allontanarsi dal campo di baBaglia. Saul, sempre più delirante, dopo la morte anche di Gionata, si trafigge con la sua spada quando ormai i Filistei si apprestano a vincere. • SAUL: uomo solo, abbandonato da Dio e pieno di sensi di colpa, osteggia i suoi veri aiutan0 e accelera la sua rovina • DAVID, GIONATA, MICOL e il sacerdote ACHIMELECH: personaggi che portano valori posi0vi quali lealtà, coraggio e generosità • IL CONSIGLIERE ABNER: alimenta l’ira e la gelosia di Saul Saul: un eroe tormentato • È UN EROE NON MONOLITICO, LACERATO E PERPLESSO • NELL’AFFERMAZIONE DELLA PROPRIA INDIVIDUALITÀ CONTRO OGNI LIMITE SI SCONTRA CON DIO (il peccato d’orgoglio introduce l’eroe nel clima preroman0co) • IL CONTRASTO CON DIO è tuBo interno alla sua psiche, nella leBeratura si avverte per la prima volta la zona d’ombra della psiche umana Anche questo confliBo si svolge tuBo nell’interiorità di Saul che vede in Davide quello che è stato da giovane e quello che vorrebbe essere.