Scarica Vittorio Alfieri e le sue opere e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! VITTORIO ALFIERI Nasce ad Asti nel 1848 anno in cui muore il padre, da una famiglia della ricca nobiltà terriera, frequenta la Reale Accademia di Torino per 10 anni, gli studi se ne occupò lo zio materno. Uscito dalla camera inizia il grand tour, inizia a viaggiare per l’Italia e l’Europa, durante il viaggio incontra 3 intoppi amorosi in Olanda, in Inghilterra e a Torino, quando torna a Torino i racconti dei suoi viaggi li riporta nell'opera "la vita”, opera autobiografica. Tra il 1776 e il 1780 soggiorna a lungo in Toscana dove conosce Louise Stolberg, contessa di Albany, moglie di Charles Stuart, pretendente al trono d'Inghilterra e trova il lei il “degno amore”. Si interessa alla letteratura concependola come trasgressiva, scrive la prima tragedia intitolata "Antonio e Cleopatra", continua a scrivere e riprende a studiare. Muore l'8 ottobre del 1803 a Firenze, la sua tomba si trova a Santa Croce. I trattati politici Trattato della tirannide Pubblicato a sua insaputa nel 1787, è diviso in due libri: 1. In cui parla di come si manifesta la tirannide e della sua evoluzione, quella passata era palesata, invece quella attuale si era mascherata facendosi passare per una Repubblica illuminata. La soluzione è il tirannicidio. 2. Parla di come sopravvivere alla tirannide e ribellarsi, non scrisse questo discorso in un contesto storico facendolo sembrare astratto. Misogallo È un insieme di prosa e versi, come rivela il titolo “misogallo” significa odiare i francesi ma realtà questo odio contro la rivoluzione, i principi illuministi e lo spirito borghese. Alfieri difende privilegi della casta nobiliare. Il misogallo è importante perché comincia a delinearsi in esso l'idea di nazione. Del principe e delle lettere (1778-1876) Sono tre libri pubblicati nel 89 senza il suo consenso, dedicati ad esaminare il rapporto tra lo scrittore e il potere assoluti, ehi Siri proclama la superiorità assoluta dello scrivere su ogni forma di attività. Cerca una soluzione alla tirannide e specifica il ruolo della letteratura in esso, la quale deve essere antitetica rispetto al potere. Secondo lui l'intellettuale deve essere autonomo dal potere politico, Alfieri è sotto il governo dei Savoia. Le tragedie Alfieri compone 19 tragedie tra il 1775 il 1786, prima in prosa e poi in endecasillabi sciolti. I personaggi sono storici o mitologici, rappresentano la loro coscienza contrastata, lo si può notare dal loro comportamento (di solito il protagonista cerca la libertà concreta ma anche interiore facendo molta fatica). I personaggi hanno caratteristiche del preromanticismo e romanticismo, gli anime delle persone sono abitate da forze oscure che loro cercano di combattere. - Nel Filippo sotto le vesti del sovrano spagnolo del cinquecento Filippo II compare per la prima volta il mito del tiranno, delineato successivamente nel trattato della tirannide. Emergono significati profondi, Filippo nella sua volontà di imporre il dominio è disposto ad uccidere il figlio Carlo chi gli si oppone. - Con il Polinice si vedono due fratelli rivali Eteocle e Polinice, ma anche dall'incesto di Edipo con la propria madre, l'ambizione di regno che diviene brama di grandezza che non tollera ostacoli dinanzi a sé. - Nell'Antigone viene approfondito il tema del fato come simbolo di un'assurda negatività del vivere. - Nell'Agamennone si affronta il motivo dell'umana debolezza, centrale e il personaggio di Clitennestra, la moglie adultera di Agamennone che fa uccidere il marito dell'amante Egisto. - Giada gemella dell'Agamennone è l'Oreste, Oreste e il figlio di Agamennone a cui tocca di vendicare il padre. - Con la Virginia l'ideologia eroica assume testi politici nei personaggi della Roma classica. L'azione è un'appassionata celebrazione della virtù romana in cui il personaggio centrale, Icilio, si scontra con il tiranno Appio Claudio per difendere l'amata Virginia. Con la Virginia si conclude la prima fase della produzione tragica alfieriana.
