Scarica VITTORIO ALFIERI RIASSUNTO e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ALFIERI Nasce ad Asti nel 1789 da una famiglia nobile-> educazione tipica dei giovani ricchi Appoggiandosi sui vantaggi della nobiltà potè dedicare all’otium letterario senza dover ricercare costantemente un mantenimento economico: indipendente • Accademia di Torino: formazione incompleta, percorso di studi irregolari Sin da giovane è ostile all’ambiente piemontese e all’assolutismo che tiene legati i letterati alla figura del re Anche dal punto di vista sociale comprende che i valori della nobiltà sono in crisi ma allo stesso tempo è molto lontano dallo spirito borghese (materialista, progressista): non si identifica in nulla: Si chiude nella sua SOLITUDINE, si ESTRANEA COMPLETAMENTE Per fuggire da questa realtà Grantur cdi 5 anni: serie di viaggi in città europee e italiane In questo modo sperimenta diverse forme di governo e nasce la sua avversione verso la tirannide a differenza di paesi più liberi come l’Olanda o l’inghilterra Sembrano in comune con illuminismo • AVVERSIONE PER TIRANNIDE: non critica puramente politica ma avversione verso potere in generale come oppressione del singolo: la legge di natura (gode della distruzione di un regime ma subito dopo quando questa rivoluzione porta alla formazione di un altro gli va contro) • LIBERTA’: esalta il desiderio insito nell’uomo di superare i limiti, di grandezza contrastato dal potere oppressivo Quindi non si parla di una libertà reale in politica, economia ma in forma astratta Alfieri è uno dei primi a fare questo contrasto che sarà molto comune: desiderio di assoluto e limitatezza dell’uomo Tutto ciò che è reale per Alfieri è deludente, meschino e ci porta a desiderare qualcosa di più grande che però ci è impossibile trovare: INQUIETUDINE E DELUSIONE perennemente insoddisfatto, noia, vuoto ANIMO TORMENTATO Costante senso di inquietudine lo accompagna nei suoi viaggi: Lo portava a muoversi di continuo alla ricerca di un fine irraggiungibile Tornato a Torino non partecipa ad attività politiche o militari, vive la sua prima grande esperienza amorosa che aumenterà il suo isolamento e la sua depressione (Antonio e Cleopatra somiglianze) NO PIENO ILLUMINISTA No cosmopolitismo illuminista: non si sente legato ad un luogo in particolare, non viaggia per sete di conoscenza ma per scappare da una realtà politica e storia che non sente sua :sente di appartenere solo a se stesso AUTOREFERENZIALE\ INDIVIDUALISMO così tanto da non avere visione concreta del mondo: il suo essere sempre isolato rispetto al resto del mondo non lo fa sentire inferiore ma in una posizione dalla quale può disprezzare tutto dall’alto del suo privilegio (mentre parini era sempre stato attento al mondo esterno, Alfieri osserva solo dal suo punto di vista) |||Contraddizione: è nobile ma durante i suoi viaggi vede negativamente la monarchia assoluta, quando i nobili sono l’emanazione del monarca INDOLE INQUIETA, MALINCONICA Non ha fiducia nella sua realtà politica\sociale, nel progresso, nella ragione dell’uomo:: Chiuso nel suo mondo: VISIONE CUPA E PESSIMISTICA DEL SUO MONDO Non crede nel PROGRESSO DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA: inutile a togliere gli uomini dalla loro condizione di schiavitù che può verificarsi solo tramite la passioni Ad un certo punto della sua vita capirà che la poesia è l’unica valvola di sfogo, mezzo che ha per liberarsi dei suoi sentimenti irrequieti: decide di riprendere gli studi perché parlava francese e si sentiva mancante di un grande patrimonio culturale classico (greci, latini, italiani) Si libera di tutti suoi beni per non avere più legami con il re di Sardegna e vive di rendita All’inizio della rivoluzione francese appoggia i suoi ideali (ode alla presa della bastiglia) ma ne resterà bene presto deluso: nuova tirannide borghese mascherata da libertà
