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Vittorio Alfieri-Saul, Appunti di Letteratura

spiegazione,riassunto e parafrasi: atto 1 scena 1, atto 5 scena 3. Materiale discorsivo utilizzato per l'esame di letteratura italiana 500.800.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 05/06/2022

musicAle02
musicAle02 🇮🇹

4.6

(7)

24 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Vittorio Alfieri-Saul e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! Introduzione e spiegazione scena 1 atto primo Non appena giunge in terra d'Israele, David si rivolge Dio in una lunga invocazione come se la sua fosse una preghiera. Gli chiede si debba fermarsi o proseguire il suo viaggio. Il Dio di David è un Dio onnipotente che lo renderà strumento della sua volontà. E a lui David confessa il suo più grande rammarico quello cioè che non morirà nel tempo di battaglia per mano nemica ma probabilmente sarà ucciso da Saul, suo re e suocero, perché David ha sposato Micol, sua figlia, ma Saul lo considera un traditore ed avversario politico. Eppure c'era stato un tempo il cui David era stato il soldato più valoroso e fidato del trono di Saul. E da questa fiducia era nato il matrimonio con sommi onori con Micol. Tuttavia malignamente Saul aveva chiesto in dote a David le teste di 200 nemici, sperando che il giovane durante questa missione morisse in battaglia o fosse fatto prigioniero dai filistei. In realtà David ha capito che Saul è completamente fuori di sé in quanto prega di influenze maligne al punto che David vede in lui un uomo completamente abbandonato dal favore di Dio. Analisi scena 1 atto primo Ci troviamo di fronte ad un lungo monologo ragion per cui ossessiva è la presenza del pronome personale di prima persona singolare io. Questo perché Alfieri vuole sottolineare l'estrema consapevolezza del giovane in un momento cruciale della sua vita. Ma accanto al pronome io troviamo spesso anche un tu nel quale si identifica Dio ma anche Saul e se andiamo avanti anche la notte e gelboe, poi ancora Israel, il re ed infine i nemici. È interessante notare che c'è stata quasi una gerarchia degli interlocutori di David perché il primo tu si identifica con Dio quindi la punta della gerarchia mentre l'ultimo è rivolto ai nemici, quindi la parte più bassa di questa gerarchia. Il Dio di David è onnipossente. Questo attributo è importante perché sottolinea la profonda correlazione tra l'uomo e la divinità in quanto David è profondamente legato a dio al punto da rivolgersi a lui dandogli del tu. La Notte che nel testo ricorre con la lettera maiuscola è una chiara personificazione non solo dell'Arco temporale in cui non c'è luce ma soprattutto della coscienza di Saul che getta disordine, oscurità e sconforto nel suo regno e nella sua famiglia. Al verso 11 troviamo una metafora. Lo scudo qui inteso come scudiero ma metaforicamente come il soldato più valoroso che difende il trono facendo scudo con se stesso. Il brano si chiude con un anafora insistente. Esci, escine, esci, esci. Questa ripetizione martellante serve a sottolineare il forte vigore bellicoso che ancora David ha nel suo cuore. Parafrasi atto primo scena prima O dio onnipotente tu vuoi che io fermi qui il cammino verso il quale la tua mano mi ha spinto? Io mi fermerò qui. Questi sono i monti di gelboe, ora campo di battaglia per Israele che combatte gli empi filistei. Ah se potessi oggi essere ucciso dalla mano della spada nemica! Ma devo invece attendermela dà Saul. Ahi crudele di ingrato Saul che vai inseguendo ostilmente per antri oscuri e per i Monti il tuo Paladino senza mai dargli tregua. E Davide era un giorno il tuo scudiero, in me avevi riposto ogni fiducia, mi avevi nobilitato con i tuoi onori ed ero stato scelto da te come sposo per tua figlia. Ma malignamente tu mi chiedevi 200 teste nemiche come dote degli io te ne portavo doppia messe. Ma mi rendo conto che Saul non è più se stesso da molto tempo: Dio lui lascia in balia di uno spirito maligno. Oh cielo! Poveri noi! Cosa diventiamo se Dio ci abbandona? O notte lascia spazio al sole fecondatore. Egli Oggi deve essere testimone di un'impresa gloriosa. O gelboe tu sarai famoso fino alle generazioni del più lontano futuro che diranno " in questo luogo David ha consegnato se stesso al fiero Saul. O Israele esci blu dai tuoi padiglioni silenziosi dell' accampamento. Esci o re. Vi invito oggi a vedere se io conosco ancora l'arte militare per una battaglia campale. Vieni fuori o filiste malvagia e vedrai se la mia strada sa ancora uccidere. Parafrasi atto Quinto scena 3 Saul: ombra arrabbiata e terribile, dunque smetti, lasciami! Vedi mi inginocchio ai tuoi piedi.. ahi dove fuggo? Dove mi nascondo? O feroce ombra terribile calmati. Ma è sorda alle mie preghiere e mi insegue. Apriti o terra ed inghiottiscimi vivo. Ah fa' che terribile sguardo dell orribile ombra non mi trapassi... Micol: fuggire da chi? Oh padre nessuno ti insegue. Non mi vedi? Non mi riconosci più? Saul: o sommo, O santo sacerdote vuoi che io mi fermi qui? Oh Samuel in verità già padre mio tu lo comandi? Ecco io mi fermo al tuo regale comando. Con la tua mano tu hai Giacinto con la corona questo capo. Tu lo fregiasti. Ora tu lo spogli di ogni fregio. Calcalo tu ora ma l infuocata e tremenda spada di Dio che già vedo pendere sul mio capo, o tu che puoi, allontanala non da me, no, ma dai miei figli. I figli sono innocenti al mio fallimento. Micol: oh stato verso il quale non ci fu mai pari! Oh padre il tuo sguardo è lontano dalla verità, rivolgiti a me.. Saul Oh gioia hai la pace sul volto? O fiero anziano accetti dunque le mie preghiere? Io non mi alzo più dai tuoi piedi se tu prima non togli i miei figli dalla crudele vendetta. Di cosa parli? Oh voce.." anche David era tuo figlio e lo perseguitasti e lo volevi tuttavia morto. Oh! Di cosa mi incolpi? Ferma... Sospendi.. dov'è David? Che lo si cerchi. Che gli ritorni. Che mi si uccida al suo posto, che egli regni: abbia pietà solo per i miei figli e regni. Ma sei inesorabile? Hai gli occhi iniettati di sangue, la spada della mano di fuoco, dalle grandi narici ispiri una fiamma buia e la lanci su di me. Mi ha già toccato già mi fa ardere. Ahi dove fuggo? Scamperò la vita da questa parte. Micol: non c'è modo con cui io ti possa trattenere ne riportarti al vero? Saul Ma no; da quella parte un gran fiume di sangue mi chiude il tasso. Oh vista atroce! Su entrambe le Rive stanno ammucchiati gran fasci di corpi appena uccisi..ah tutto e morte. Dunque fuggirò da quella parte? Cosa vedo? Adesso chi siete voi? Siamo figli di achimelech. Io sono achimelech. Muori Saul muori. Chi grida? Ah lo vedo. Egli gronda di sangue fresco e beve il mio sangue. Oh ma chi sopraggiunge dalle spalle? Chi mi afferra per i capelli? Tu Samuel? Che cosa disse? Che in poco tempo saremo tutti con te? Io solo io solo sarò con te ma i figli.. dove sono io? In un istante sparirono tutte le ombre? Cosa dissi? Dove sono io?
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