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Viva l'Italia di Paolo Carusi, Appunti di Storia Contemporanea

Appunti e riassunto del libro Viva l'Italia.

Tipologia: Appunti

2019/2020
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Caricato il 15/07/2020

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Scarica Viva l'Italia di Paolo Carusi e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Monografico I Gli storici hanno indagato le arti letterarie e quelle popolari per comprendere gli elementi che caratterizzavano il vissuto e la mentalità, nonché i gusti di un determinato periodo storico. Cinema: fonte preziosissima La musica è entrata a far parte di questa sezione di studi da 15-20 anni circa poiché essa viene considerata capace di restituire molti elementi sul passato umano. Gli storici hanno utilizzato la musica in una duplice veste: come fonte del passato e come agente di storia. - Fonte del passato: Come tutte le testimonianze lasciate dall’uomo restituisce elementi che spiegano un determinato periodo storico. L’esempio fatto nel libro è ‘’Non ho l’età’’ che racconta l’approccio alla sessualità delle ragazze degli anni ’60. - Agente di storia: Lo storico può indagare la fonte musicale anche sfruttando la sua capacità di recepire gli elementi della mentalità collettiva e reimmetterli nella stessa attraverso dei modelli e delle visioni. Rappresenta e Condiziona La musica della seconda metà del ‘900 si inquadra nel contesto della grande industria e quindi non è più un prodotto riservato ad un élite non è dunque musica folk né classica. Il nuovo tipo di musica che si diffuse dopo la seconda guerra mondiale fu la popolar music: pensata per essere un prodotto commerciale e soprattutto materiale poiché si presenta sotto forma del disco. Il nostro discorso si cala in un approccio storiografico definito dalla storia culturale come ‘’new cultural studies’’ sviluppatosi nell’ambito accademico anglosassone. Tali studi sono convinti e insistono sul fatto che la cultura sia rivelatrice di tanti elementi sugli esseri umani, dunque la cultura è elemento centrale nella ricostruzione storica. L’approccio della storia culturale nella società ‘’italiana’’ dei consumi ci porta a confermare il giudizio secondo il quale un determinato gruppo sociale può essere analizzato e individuato attraverso l’insieme di valori condivisi, visioni e comportamenti che contribuiscono a determinare un gruppo sociale. Monografico II Nella società post-industriale (italia anni 70) le persone iniziarono a definire la propria identità attraverso ciò che acquistano. Ciò che a noi interessa è l’acquisto e la diffusione di musica come prodotto materiale, in particolar modo la canzone d’autore. La canzone d’autore non vuole essere priva di contenuto e valore artistico anzi punta ad un target istruito. Ciò che interessa a noi sono i cantautori impegnati, che sono un invenzione dei discografici italiani degli anni ’60 che unirono il modo di fare musica in Italia con elementi della canzone d’autore straniera in particolare quella dei chansonniers e dei folk singer dunque musica colta e letteraria. Questa nuovo personaggio ovvero il cantautore impegnato doveva avere diverse caratteristiche, ovvero affascinante e poetico, autore e allo stesso tempo interprete dei propri testi, non dovevano dunque essere solo belli esteticamente ma dovevano anche insegnare qualcosa. Devono prestare attenzione ai temi pubblici del tempo e creare un prodotto commerciale con all’interno un messaggio preciso. Importante è la canzone d’autore e la canzone politica, la prima viaggia attraverso i mass media mentre la seconda è simile ad una narrazione popolare. Emblema del nuovo modo di fare musica è il suo essere agente di senso comune storico ovvero è un veicolo attraverso il quale i giovani imparano la storia e creano il proprio senso comune. Inizialmente il loro essere legati ad uno ‘’star system’’ ovvero al sistema dell’industria musicale ‘’commerciale’’ attirò su i cantautori forti critiche, in particolar modo per il loro orientamento politico ma allo stesso tempo la loro notorietà li portò ad una rivalutazione artistica e politica. Il partito comunista sostenne cantautori impegnati per ottenere consensi alla linea politica adottata durante gli anni ’80. Monografico III La canzone d’autore nacque nel contesto del boom economico ma i diversi protagonisti del nuovo modo di fare musica fondarono le proprie poetiche intorno alle contraddizioni e alle aporie riguardanti il miracolo economico. Denunciarono in particolar De Andre disse che molti furono i giovani ad essere manipolati da cattivi maestri che ne avevano sfruttato le giuste intenzioni e la buona volontà. La canzone d’autore comunque prese sempre le distanze da tale violenza e dalla lotta armata. Molti autori come Iannacci inizialmente affascinato dalla contestazione, che definì portatrice di nuovi e giusti equilibri ne prese le distanze tra il 1970 e il 1975. Monografico V Nel corso degli anni ’70 di fronte allo sviluppo della contestazione, in tutte le sue forme ovvero sia nella sua degenerazione violenta sia nel suo lato positivo, la canzone d’autore impegnata prestò attenzione a tre aspetti della società: 1) Partecipazione ai movimenti collettivi 2) Concetto di autorità 3) Violenza 1. Pur non sposando le tesi più estreme e la degenerazione violenta la canzone d’autore percepì la necessità di mostrare nei propri testi cosa stesse accadendo nella società della fine degli anni ’70: inversione di tendenza, il mito della preminenza del pubblico sul privato si stava sgretolando. Dal 1980 non ci si sentì più parte di un collettivo ma si iniziò a percepirsi individualmente. 2. Nel mondo giovanile l’autorità era espressa dalla scuola e dalla famiglia e la canzone d’autore criticò in modo particolare la prima definendola come un sistema obsoleto e autoritarista ancora d’impianto fascista che insegnava ad essere obbedienti e acritici. Dal 1977 questa impostazione sparì ma rimase la critica sulla sua formazione infatti questa non sapeva dare risposte utili e le domande dei giovani cambiavano ma le risposte rimanevano le stesse. Successivamente alla seconda ondata di contestazione in una canzone di Finardi vi era la richiesta esplicita di una scuola che insegni ad imparare e soprattutto a ragionare. Diversamente fu trattato il tema della famiglia, il sistema familiare non venne demolito poiché non era visto come opprimente, ciò che però trasparì nella canzone d’autore fu la vicinanza alle donne che chiedevano diritti e libertà. Altro tempa molto importante che venne trattato da Guccini nella canzone ‘’Piccola storia ignobile’’fu quello dell’aborto. 3. Il tema della violenza venne affrontato da 3 autori nella prima metà del 1970 ovvero da Guccini nella ‘’Locomotiva’’ da Venditti nello ‘’Stambecco ferito’’ e da De Andrè nel ‘’Bombarolo’’. Questi tre testi evidenziarono come i giovani italiani fossero stati affascinati dall’uso della violenza come arma politica. Allo stesso tempo questa fascinazione era piena di dubbi e domande. La canzone d’autore si discosterà dall’uso della violenza e molti vennero messi sotto accusa da alcuni movimenti che non accettavano il lucro degli artisti su pezzi che avrebbero dovuto far parte del sistema e dunque gratuiti. Monografico VI Con il processo ideologico subito da De Gregori durante il suo concerto si arrivò nel 1976 ad un punto di non ritorno, ovvero ad un distacco netto tra la canzone d’autore e la canzone politica, questa si differenziava dalla prima poiché gli autori non firmavano i propri testi proprio per non lucrarci sopra con i diritti d’autore, oppure se erano firmati venivano affidati a circuiti discografici minori destinati ai militanti politici. Tra il 1976 e il 1978 gli autori impegnati iniziarono a testimoniare la rottura con gli ambienti movimentistici e a difendere il loro diritto di creare testi colti in un quadro commerciale. Difendevano dunque il proprio diritto di autori di mantenere una sfera privata e dunque sentimentale. Es. Guccini ‘’Libera nos dominae’’ preghiera laica simbolica nella quale chiede di essere liberato da ogni forma di ideologia opprimente. Es. De Gregori ‘’Generale’’ nell’album vi sono sia temi politici sia temi intimistici. Nella nuova traccia De Gregori fece diretti riferimenti alla lotta armata e al disinteresse politico-ideologico della società nei confronti di tali battaglie. L’uomo non può più fare a meno della propria sfera privata e dunque la collettività ritorna in secondo piano anche se gli ideali rimasero. Questo nuovo canone politico-culturale ovvero fare cultura e allo stesso tempo fare intrattenimento trovò il suo apice nel 1980 con Edoardo Bennato e il suo album ‘’Sono solo canzonette’’ in cui parla di terrorismo e di una stagione di lotta armata che stava muovendo i suoi ultimi passi, inoltre nel brano ‘’L’isola che non c’è’’ Bennato invitava a continuare a lottare per un mondo migliore facendolo in modo migliore rispetto alle generazioni precedenti. Nello stesso album si parla del PC: Il partito comunista nel corso degli anni si accostò ai cantautori impegnati e militanti poiché restii al ‘’lucrare sulla cultura’’ uno di questi fu Ernesto Bassignano. Artisti come Bennato però apertamente in contrasto con il PC più e più volte lo criticò e si fece beffa di esso, soprattutto dopo la fine del compromesso storico quando il pc tornò ad essere in aperta opposizione verso la DC e per tale motivo iniziò a corteggiare gli autori impegnati. La maggior parte degli artisti mantennero piena autonomia intellettuale e non divennero autori di partito, nonostante ciò quasi tutti stabilirono un legame con il pc accogliendo l’abbraccio d’apertura intellettuale da esso offerto. Dunque i cantautori impegnati continuarono a parlare nei propri testi di problemi politici visti però da sinistra. Temi affrontati: La politica italiana degli anni’80 era una politica priva di eticità e di contenuti. Attaccarono il ruolo pervasivo della tv nella formazione della cultura di massa, i cantautori vedevano in essa il medium dell’imbroglio politico. Nel 1983 Bennato scrisse che gli italiani votavano a caso tanto nulla sarebbe cambiato. Bettino Craxi: Era visto dalla cultura di sinistra come il responsabile della perdita di valori e della serietà e delle idealità. Venne messo ideologicamente sul banco degli imputati dalla canzone impegnata che ne denunciò: lo stile lontano dalla sinistra italiana e le sue leggi sulle tv private vero il duo polio ‘’rai e fininvest’’. I decreti sulle tv privati dimostrarono l’unione degli interessi tra la sinistra e i privati. Ciò che esprime la canzone d’autore è la sensazione di
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