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Guida Rapida alle Classi Sociali: Stratificazione e Ceti - Prof. Bortolini, Schemi e mappe concettuali di Sociologia

Sociologia generaleSociologia comparataSociologia della FamigliaSociologia dell'Educazione

Una rapida introduzione alle classi sociali e alle strati sociali, spiegando come le risorse e le ricompense sono distribuite in maniera diseguale nella società. Anche della stratificazione sociale e dei ceti, sottolineando la differenza tra i due concetti. Vengono presentate le classi medie e superiori, il loro stile di vita e la loro importanza nella società.

Cosa imparerai

  • Come le risorse sono distribuite in una società?
  • Che significano i ceti?
  • Che cosa sono le classi sociali?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 30/05/2022

Verogiac001
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4.7

(3)

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Scarica Guida Rapida alle Classi Sociali: Stratificazione e Ceti - Prof. Bortolini e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Sociologia solo su Docsity! MARIANNA FILANDRI, GIOVANNI SEMI VIVA LE CLASSI SOCIALI! 19 NOVEMBRE 2018 Complice l’attualità politica, si ha assistito al ritorno in piazza di gruppi sociali variamente attribuibili alle classi medie e persino a quelle superiori. In particolar modo, i torinesi “sì Tav” hanno consentito il riaffiorare nel dibattito pubblico nazionale del tema delle classi sociali e, per una volta, di quelle superiori. Dopo un lungo periodo in cui le classi popolari sono state infatti descritte e derise in quanto “analfabete funzionali”, “provinciali” e persino “pericolose” in ragione delle proprie scelte elettorali, ecco riaffiorare il ceto medio. Addirittura, complice la cronaca politica e gli sfottò alla borghesia italiana, si è persino ricominciato a parlare della nostra upper class (classe superiore). Notando una certa superficialità nel maneggiare il concetto di classe sociale e assistendo alla diffusione di tesi molto dibattute e complicate come la fine del ceto medio o anche solamente la liquidità della società contemporanea, abbiamo deciso di offrire qui una guida veloce per commentatori politici, giornalisti e società civile. Le classi sociali identificano gruppi di individui e famiglie accomunati da un simile livello di risorse e ricompense che sono distribuite in maniera diseguale nella società. Queste risorse variano dal reddito al titolo di studio, dal tipo di occupazione al capitale culturale di cui dispongono, passando anche per la salute e per le reti sociali che le sostengono. La distribuzione diseguale delle risorse si traduce in differenti opportunità di vita in base alle diverse posizioni sociali. L’insieme di queste ultime costituisce il cosiddetto sistema di stratificazione sociale, ossia i meccanismi che determinano il fatto che alcuni abbiano molto più di altri. I sociologi sono concordi nel ritenere che non esista un unico modo, migliore di altri, per definire e studiare la stratificazione. L’atteggiamento da adottare è certamente di grande cautela, essendo questo un tema particolarmente complicato. Vi è tuttavia un generale accordo a considerare il tipo di lavoro che si fa come indicatore della posizione nei processi economici e di conseguenza indicatore della più generale posizione sociale. Si parla così di classi occupazionali come sinonimo delle classi sociali. Oltre alla stratificazione di classe, però, può essere identificata anche la stratificazione di ceto, ossia la distribuzione dello status, del riconoscimento del prestigio sociale e anche dello stile di vita. Molto spesso classe e ceto sono utilizzati come sinonimi, va però sottolineata la differenza tra i due concetti. Le classi sono state spesso studiate per dare conto dei conflitti o delle posizioni potenzialmente conflittuali; i ceti, in particolare quelli medi, sono al contrario stati considerati un elemento a volte decisivo di stabilizzazione della società. I ceti sono un elemento aggregante nella misura in cui lo stile di vita, anche riflettendo il prestigio sociale, non dipende solo dalla ricchezza ma anche da altri fattori, inclusi quelli psicologici e quelli derivanti dalla considerazione sociale. Lo stile di vita di ceto medio si è diffuso nel secondo dopoguerra in Italia. Vi erano infatti idee ampiamente condivise sulle qualità della vita corrispondente alla condizione di piena cittadinanza. Le aspirazioni tipiche del ceto medio andavano dalla proprietà della casa al possedere un’automobile, dall’andare in vacanza al mandare i figli a scuola. La possibilità di perseguire le aspirazioni e praticare i modelli di consumo propri del ceto medio – pur a livelli diversi in termini di qualità e costo dei beni – è stata condivisa non solo dalle classi medie, impiegatizie e autonome, ma anche dai settori della classe operaia e della borghesia.
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