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William Turner in breve, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

Appunti del programma di storia dell'arte

Tipologia: Appunti

2019/2020
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Caricato il 27/01/2020

scimmianuda96
scimmianuda96 🇮🇹

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Scarica William Turner in breve e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! WILLIAM TURNER Joseph Mallord William Turner nasce a Londra nel 1775. A 24 anni inizia a studiare presso la scuola d’arte della Royal Academy dove studia anche la prospettiva, disciplina che insegnerà nella stessa istituzione londinese a partire dal 1807. Personalità estrosa e viaggiatore infaticabile, fin da giovane compì numerosi viaggi ricavandone impressioni ed emozioni che rende poeticamente in paesaggi ad acquerello o semplicemente abbozzati. Diventato ormai famoso e reso celebre anche dagli scritti di John Ruskin, suo primo estimatore, Turner morì a Londra nel 1851 (a lui l’Inghilterra riservò esequie trionfali e l’onore raro di essere sepolto nella cripta della cattedrale di San Paolo). Fra i pittori romantici inglesi Turner è senza dubbio l’interprete più appassionato e sensibile della poetica del sublime teorizzata e diffusa da Edmund Burke, secondo il quale la natura si impone grandiosamente sull’uomo fino a stordirne i sensi. Inizialmente l’artista è animato dalla volontà di fondere l’aderenza al soggetto con la possibilità di produrre nell’osservatore del dipinto la sensazione del probabile mutamento atmosferico. Il disegno Turner, disegnatore attento e raffinato, era solito portarsi appresso un taccuino su cui poter sempre schizzare un’architettura o uno scorcio di paesaggio. Il disegno senza data dell’Abbazia di Tewkesbury è uno dei disegni rimasti al solo tratto di grafite, privo dell’acquerellatura con la quale, successivamente, l’artista era solito dare corpo e colore al bozzetto. Questo spiega la leggerezza del segno, appena percepibile ma rigorosamente prospettico. Era solito credare effetti di luce e di chiaroscuro mediante le velature ad acquerello. Con il passare degli anni l’attenzione di Turner si sposta sempre più su quelle parti del paesaggio che non sono direttamente influenzate dalla forma, come l’acqua del mare, l’atmosfera o il cielo. In generale l’artista dimostra una grande predilezione per le vedute fluviali e lacustri , ma è soprattutto il colore ad affascinarlo, in tutte le sue sfumature. Si va dunque dalla notazione di un cielo azzurro che trascolora all’orizzonte alle nubi ancora carezzate da un placido crepuscolo, per giungere poi a un tramonto infuocato o a un languido chiaro di luna, resi sempre con tocco leggero e quasi evanescente, come se non si trattasse di immagini reali, ma di visioni fantastiche o di memorie lontane. La sera del Diluvio L’opposizione fra i toni caldi e luminosi della porzione centrale e delle estremità inferiori e le forti e cupe ombre che si addensano in basso a destra e nell’arco superiore è quanto di più elevato si possa immaginare per descrivere lo stato della terra corrotta nel momento in cui le acque del diluvio si stanno per abbattere su di essa per purificarla. Una massa globulare appena accennata e offuscata (il sole o forse la luna) si erge nel centro della tela, suggerendo il senso di uno sconfinato sfondamento prospettico. A essa si contrappone la lingua di terra che segna la posizione dell’arca lontana. Verso questa si dirigono anche le forme animali che si scorgono in basso e i funerei uccelli neri che solcano il cielo secondo un arco di cerchio. Il tutto è inserito in una situazione di calma sospesa e innaturale. L’immensità del cielo è infatti ridotta a uno spazio esiguo: la stessa volta celeste viene limitata in alto da un’incombente coltre di nubi scure. Il precipitare incessante dell’acqua, infine, è reso con tracce velate a cascata, a simularne efficacemente il suo scorrere. Tramonto La ricerca di Turner nel frattempo, in particolare nei paesaggi, era già approdata a forme di astrazione quasi totale, dove le forme sono sparite e non restano che gli effetti, La terra (o il mare infuocato) non è che una fascia marrone che, in basso, si addensa, scurendosi nel margine superiore. In alto un’altra fascia, più ampia di quella inferiore, è tinta di giallo, con squarci di bianco (a sinistra) e di bruni (a destra). Il rosso carminio e il nero, infine, uniscono la terra e il cielo e quasi li confondono, pervadendo di luce il giallo fiammante.
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