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"X Agosto" - G. Pascoli, Appunti di Italiano

Analisi del testo. Significato del titolo. Parallelismo rondine-padre. Il linguaggio.

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 19/09/2021

chiiara.a
chiiara.a 🇮🇹

4.4

(14)

67 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica "X Agosto" - G. Pascoli e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! X AGOSTO Pascoli, 1896 È considerato uno dei sonetti più famosi di Pascoli ma anche uno meno apprezzati perché sembra troppo costruito e schematico. Il numero romano è dovuto al fatto che Pascoli è un cultore della cultura latina. Quartine a rima alternata. titolo e inizio La data è essenziale perché segna la morte del padre Ruggero, il factotum all’interno di tenuta di una famiglia nobile. Inoltre il 10 Agosto è la data che viene ricondotta alle stelle cadenti. Il canto si apre con un’invocazione a San Lorenzo. San Lorenzo è: - un’apostrofe con cui Pascoli si rivolge al Santo a cui è dedicato il giorno; - marca temporale per indicare che giorno sia. All'inizio c'è la metafora del grande pianto che rimanda al fenomeno delle stelle cadenti, ma allo stesso tempo c'è una dimensione di tranquillità esteriore: il dolore è sulla terra. parallelismo rondine-padre La poesia è costruita su un parallelismo tra una rondine (elemento naturale) e il padre. L'analogia tra mondo animale e umano è rappresentato da: ® tetto (=sineddoche:parte per il tutto) è un elemento umano quindi c'è un umanizzazione dell'animale che torna al tetto, ma allo stesso modo, anche l'uomo ritorna al nido. Questa inversione dei termini serve a rimarcare il parallelismo tra le due situazioni. e nido:la famiglia come nido. In questo caso il nido indica i rondinini (metonimia) dunque i figli di Ruggero che sopravvivono dopo la morte del padre. Inoltre ci sono molti richiami anche cristologici a partire dalla figura della rondine e del padre che stanno come una croce (richiamo a una morte innocente). Il cielo è lontano e il grande pianto delle stelle non attesta una vicinanza nel cielo (// Leopardi “Canto notturno d'un pastore errante dell'Asia” con il cielo e la realtà umana). Il cielo osserva quello che succede all'uomo e partecipa tramite il pianto delle stelle, però non interviene a lenire il dolore dell’uomo. Anche in Montale, con la Divina Indifferenza, c'era una realtà lontana e distante. La terra invece è il male, e il male è il destino comune degli uomini. Il grido e gli occhi aperti del padre che muore da solo, rimarranno un'ossessione per Pascoli (l'occhio del padre viene paragonato anche a un lampo nella lirica “Lampo”). linguaggio AI di là della struttura semplice, il testo rimanda che in Pascoli c'è un'attenzione precisa nel linguaggio che deriva dal fatto che egli si forma nel periodo del positivismo > esaltazione della scienza e della figura dello scienziato. Pascoli, infatti , criticherà il “mazzolin di rose e viole” di Leopardi, perché vengono messi insieme due fiori di stagioni diverse (esempio di ignoranza). In realtà questa sintesi fa parte dell’immaginazione poetica di Leopardi. Pascoli utilizza parole del mondo botanico che in altri autori non ci sarebbero. Troviamo anche un linguaggio pre-grammaticale, cioè il linguaggio dell'uomo quando non era ancora dominato dai valori del consumismo. Questo tipo di linguaggio è dovuto anche alla definizione di poeta secondo Pascoli (“Il Fanciullino”). Allitterazione “p" rallenta il linguaggio. Pigola è un'onomatopea secondaria (verbo che traduce un'azione): Pascoli cantore dell'onomatopea che servono a rendere in maniera immediata il rapporto uomo-natura.
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