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XVIII SECOLO, Appunti di Storia Economica

storia economica

Tipologia: Appunti

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Caricato il 04/08/2016

valeryy91
valeryy91 🇮🇹

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Scarica XVIII SECOLO e più Appunti in PDF di Storia Economica solo su Docsity! XVIII SECOLO Il 1700 è il secolo caratterizzato da molte rivoluzioni, ovvero cambiamenti importanti che riguardano più aspetti della vita della società europea ma anche a livello mondiale. RIVOLUZIONE AGRICOLA L’agricoltura ha avuto un incremento molto importante perché libera manodopera a favore dell’industria, di conseguenza influenza il volume della produzione, l’andamento dei prezzi e la numerosità della popolazione. Nel momento in cui avviene un cambiamento netto nel modo di coltivare la terra vi è anche una maggiore produttività, maggiore risorse alimentari che non sono legate al produttore ma vengono immesse nel mercato. La rivoluzione agricola è stata possibile grazie ai grandi latifondisti che sapevano gestire i propri fondi in modo ottimale RIVOLUZIONE DEMOGRAFICA Nel ‘700 si ebbe un cambiamento drastico del modello demografico ovvero si ha un popolazione mondiale con tassi di crescita variabile che tendono sempre e comunque alla crescita;questa crescita progressiva e graduale della popolazione indica un incremento della manodopera RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI (esame orale) La rivoluzione nei trasporti genera una maggiore quantità di mobilità di persone e di merci;la rivoluzione si ebbe in campo stradale, nel campo della ferrovia e nel campo della navigazione RIVOLUZIONE DEL CREDITO Nascono nuove istituzioni bancarie e nuovi flussi finanziari che non servivano solo a finanziare le nascenti industrie ma anche gli investimenti produttivi della terra. RiVOLUZIONE COMMERCIALE La rivoluzione commerciale implica l’avviamento del commercio nazionale che porta a nuove risorse nell’economia di ciascuno stato RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Il 700 fu il secolo della Rivoluzione industriale che si configurava come un cambiamento strutturale nell’economia. Da una fase di espansione economica in cui l’output era strettamente legato ai fattori della produzione impiegati nel processo produttivo si passa ora ad una fase di sviluppo economico basato su un cambiamento strutturale dell’economia e su un aumento della produttività indotto da tecniche produttive L’espansione economica si è avuta durante il ‘600 mentre la fase di sviluppo economico ha caratterizzato tutto il 1700. Il ‘700 ha visto il crollo degli stati di antico regime(rivoluzione francese 1789); fu il secolo dell’illuminismo e del razionalismo, dello spirito razionalista, di una nuova concezione legata ad un approccio razionale sia alla scienza sia all’economia, quindi un epoca di concetti innovativi rispetto a quelli dei secoli precedenti. Fu il secolo che vide un ampliamento dell’espansione coloniale europea nelle americhe e un aumento della capacità produttiva delle colonie oltreoceano. Fu l’epoca dei primi grandi viaggi individuali nel continente compiuti per finalità turistiche. AGRICOLTURA NEL 700 L’agricoltura intensiva prevedeva lo sviluppo di vaste aziende agricole con : -amministratori professionisti -nuove coltivazioni e nuovi metodi -la possibilità di liberare manodopera in surplus che si concentrava nelle città Nel 700 furono create anche associazioni di gentil uomini agricoltori che studiavano i problemi dello’agricoltura. Si andava concretizzando l’idea di una agricoltura capitalistica con la privatizzazione dei terreni comuni e l’aumento della produttività delle terre Il 700 fu l’epoca di un nuovo aumento dei prezzi delle derrate alimentari Per questo territori montuosi e aridi normalmente improduttivi vennero messi a coltura impiegando nuove tipologie di coltivazioni (mais e patate).Scaturirono problemi alimentari dal consumo eccessivo di questi prodotti. Continuò il processo di privatizzazione dei terreni comuni (common lands) a beneficio dei privati;questo indusse importanti cambiamenti nell’economia di alcune zone europee: -si ampliarono i grandi latifondisti -si ampliò la presenza di fittavoli -fu attuata una coltivazione intensiva dei fondi L’agricoltura europea nel 1700 vide delineare due situazioni differenti Da un lato la produzione per l’autoconsumo e per il soddisfacimento delle esigenze dei contadini e delle loro famiglie: piccoli miglioramenti tecnologici che aumentarono la produttività ma senza generale surplus;incremento delle coltivazioni provenienti da oltreoceano(patate e mais) Dall’altro la produzione per il commercio e quindi anche per l’esportazione: Francia Olanda Germania e Polonia. DEMOGRAFIA NEL 1700 L’aumentata produttività dell’agricoltura è la conseguenza dell’aumento dei prezzi che a sua volta è dovuto dall’aumento della popolazione che in questo periodo viene a delinearsi come una crescita continua e non piu come un alternarsi di periodi di crescita demografica e crisi. Nonostante la ripresa demografica di inizio 700 i prezzi delle derrate alimentari diminuirono ancora.Era segno del fatto che non c’era più un legame fisso tra risorse alimentari e andamento della popolazione. L’agricoltura europea poteva far fronte ad un aumento della domanda. Gli inglesi e francesi avevano adottato una legislazione monopolistica basata su una politica protezionista.Avevano infatti fatto ricorso a degli espedienti particolari come : gli atti di navigazione inglesi e al mercantilismo francese(colbertismo) Queste norme limitavano il commercio estero alle sole imbarcazioni britanniche battenti bandiera nazionale.Di conseguenza vietavano il commercio dei paesi esteri con Inghilterra e Francia Nel contempo l’economia inglese cominciava a perdere slancio: -le manifatture olandesi non seppero stare al passo con i tempi -gli enormi costi di bonifica e prosciugamento delle terre olandesi avevano creato inflazione -l’olanda aveva perso la capacità di difendere i propri interessi commerciali oltremare L’esempio olandese dimostrò come la vitalità dell’economia interna fosse condizione fondamentale per la crescita del commercio. La capacità produttiva dell’entroterra era fondamentale per determinare la crescita delle città portuali. Laddove l’entroterra non seppe approfittare dell’importanza delle relative città portuali, il veni meno del commercio coloniale determinò grandi crisi economiche : cadice(Spagna) e porti della costa occidentale francese(Francia) IL COMMERCIO BRITANNICO Mentre il commercio olandese entrava in crisi sul finire del 600 nacque una lotta commerciale tra francia e Inghilterra nell’atlantico Gli inglese avevano pianificato un nuovo sistema commerciale basato su: -merci nuove e prodotti con elevata domanda all’estero. Il commercio inglese prevedeva l’approviggionamento del pesce salato nelle zone del mar baltico e l’esportazione nel bacino del mediterraneo con la quale scambiavano prodotti agricoli che riportavano nella madre patria. -commercio triangolare Un elemento molto importante del commercio internazionale inglese era il cosidetto commercio triangolare cioè una forma di commercio che prevedeva quindi tre elementi fondamentali: la madrepatria, le coste dell’africa e le colonie americane. Il commercio triangolare inglese prevedeva la partenza delle imbarcazioni dalla madre patria per raggiungere le coste africane; poi la partenza dalle coste africane per caricare schiavi da esportare ai Caraibi o nell’America del nord. Il commercio triangolare entrò in crisi quando le colonie ebbero l’esigenza di commerciale con paesi differenti dalla madre patria e cosi iniziarono le guerre di indipendenza. IL COMMERCIO COLONIALE Il rapporto tra madre patria e colonie erano basati su regolamenti molto rigidi che imponeva delle importantissime restrizioni al commercio delle colonie. Le colonie avevano il divieto assoluto di esportare i propri prodotti a paesi che non fossero la madre patria;inoltre vi erano dati pesantissimi alle esportazioni coloniali al di fuori della madre patria. L’elevata tassazione a carico delle manifatture impiantate nelle colonie determinarono: -la ribellione dei coloni britannici del nord america e l’indipendenza americana Nonostante l’indipendenza tuttavia continuarono ad esserci scambi tra Inghilterra e stati uniti soprattutto grazia alle esportazioni americane di cotone. I proventi derivanti dall’attività commerciale inglese furono impiegati: -nelle attività agricole e nella costruzione di residenze di città e campagne -per sostenere maggiori consumi dei ceti urbani -per effettuare nuovi investimenti commerciali e finanziari I proventi derivanti dall’attività commerciale non furono impiegati tuttavia nell’impianto di imprese manifatturiere Si diffusero nuovi beni di consumo.Si ebbe una notevole espansione della cantieristica navale e delle tecniche nautiche.Si ebbe il calo dei prezzi di trasporto sulla lunga distanza IL COMMERCIO EXTRAEUROPEO Fu condizione necessaria ma non sufficiente per la crescita economica. Non generò industrializzazione ma si avvantaggiò della creazione di nuove manifatture. La maggior disponibilità di ricchezza contribuì ad elevare la domanda interna di beni di consumo e determinò le condizioni ottimale per l’industrializzazione. LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE I grandi cambiamenti che riguardarono le industrie e le manifatture nel corso del ‘700 si manifestaronoin 3 grandi paesi: Inghilterra Francia e Belgio. E’ bene descrivere la situazione di partenza agli albori della rivoluzione industriale per comprendere l’entità e le caratteristiche dei cambiamenti che si sono manifestati in questo periodo. IL BELGIO L’Economia europea che conobbe la crescita più dinamica e sostenuta fu quella del Belgio. Il beglio dapprima spagnolo dopo il 1580 divenne del dominio asburgico fino al 1797. Il Belgio presentava ricchezza di risorse naturali, economia agricola avanzata, vie d’acqua navigabili e strade e canali navigabili. Cominciarono ad essere costituite imprese minerarie cooperative che raccoglievano più imprenditori. Le macchine a vapore di Newcomen venne applicata sia agli impianti di sollevamento idraulico sia agli impianti di sollevamento di materiali. Crebbe l’importante di Bruxelles e Anversa.Quest’ultima si affermò come centro della finaza belga in contrapposizione ad Amsterdam, centro della finanza olandese. Nell’ambito delle manifatture tessili si registrò la sostituzione delle stoffe di lana con stoffe di cotone più leggera, molto apprezzata in sud america La conversione delle manifatture tessili non ha assorbito manodopera aggiuntiva.Non si diffuse l’impiego delle macchine per la sostituzione della forza lavor, dal momento che la forza lavoro aveva un costo molto piu basso. A differenza dell’Olanda in cui la forza lavoro aveva un costo più alto per via dei lavori di bonifca dei terreni, in Belgio il costo del lavoro contenuto non indusse ad introdurre nuove tecnologie nei processi produttivi. LA PROTO-INDUSTRIALIZZAZIONE Anche nelle Fiandre(belgio) si diffuse la lavorazione a domicilio. La proto industrializzazione o PUTTING OUT SYSTEM era la tendezza ad effettuare lavorazioni a domicilio,nelle campagne, utilizzando manodopera agricole nei periodi di mancato impieto nell’agricoltura Il lavoro a domicilio generò un aumento demografico per la necessità: -di avere forza lavoro (donne e bambini) -di aumentare i redditi del nucleo familiare -per l’attitudine delle giovani coppie a sposarsi presto e a rendersi indipendenti PROBLEMI LEGATI ALLA PROTO-INDUSTRIALIZZAZIONE L’incremento della produzione tessile determinò la caduta dei prezzi dei tessuti Non si riusciva ad esercitare un controllo pieno sul processo produttivo (domanda e offerta) Forti ritardi nella consegna dei prodotti.Tempi lunghi per il recupero degli investimenti Per queste affermazioni si affermò sempre piu il sistema centralizzato di lavorazione aziendale La lavorazione aziendale: -offriva economie di scale -cicli produttivi piu rapidi -maggiore controllo sulla qualita e quantità -piu rapido recupero dei capitali -maggiore flessibilità nelle risposte alle esigente di mercato da parte dell’imprenditore Il peso della produzione accentrata fu sostenuto dalla classe operaia che svincolandosi dai lavori nei campi non aveva nulla su cui ripiegare in caso di tagli alla produzione. UNA NUOVA MANIFATTURA TESSILE In euro si registrò un cambiamento dei gusti dei consumatori.La scomparsa delle elites tradizionali segnò il venir meno del mercato delle pesanti stoffe di lana e di tessuti pregiati.Si sviluppo cosi un nuovo mercato della moda che segnava una nuova economia di consumo -spesso ostacolava lo sviluppo economico e industriale per non sottrarre risorse all’agricoltura -spesso sosteneva una politica economia orientata verso il libero scambio interno senza dazi e verso l’impiego di restrizioni e monopoli nel commercio estero -incoraggiò l’innovazione tecnologica di macchine e motore a vapore Nel ‘700 tuttavia lo stato dovette impegnarsi per promuovere gli interessi economici al fine di realizzare condizioni di stabilità per favorire le imprese e il commercio Questo processo di stabilizzazione dell’economia nazionale transitava anche attraverso il rafforzamento della finanza statale e la stabilità finanziaria Il rafforzamento della finanza statale aiutò anche lo sviluppo di mercati finanziari (Borsa di Londra) PARTE SPECIALE RIVOLUZIONE INDUSTRIALE I Concetti fondamentali della rivoluzione industriale sono: • Il concetto di r.i – concetto di espansione e sviluppo • Concetto di protoindustrializzazione- crescita dell’economia britannica nel xviii sec CONCETTO DI RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Il termine r.i identifica le fasi iniziali del processo a lungo termine di industrializzazione che è un concetto che non di esaurisce con il finire del ‘700 ma prosegue fino al ‘900;per identificare il concetto di r.i bisogna tenere a mente due criteri fondamentali: (cosa contraddistingue la r.i nell’industrializzazione?) -i maggiori tassi di crescita dell’economia -cambiamenti strutturali nell’economia MAGGIORI TASSI DI CRESCITA Se ci soffermiamo sulla tendenza che c’è stata nei periodi precedenti possiamo vedere che la r.i ci mostra un aumento netto,uno stacco rispetto la tendenza precedente;il trend di crescita deve essere di lungo periodo ovvero non deve essere un fenomeno transitorio e deve rappresentare le stesse caratteristiche nel corso del tempo,quindi si ha una crescita costante CAMBIAMENTI STRUTTURALI DELL’ECONOMIA(spiegare la differenza tra espansione e sviluppo) Si ha espansione economica quando in una economia si ottiene una produzione, un aumento della produzione come conseguenza di un aumento dell’impiego dei fattori della produzione Il cambiamento strutturale è uno dei due semi che portano alla rivoluzione industriale e si ha quando si passa sa una fase di espansione economica ad una fase di sviluppo economico. (il sistema economico in espansione è come un pallone:aumenta il volume prodotto ma conserva le caratteristiche produttive) Con l’espansione arriviamo tramite un processo allo sviluppo economico caratterizzato da un modo alternativo di produrre basato su minore utilizzo di fatto delle produzione. Il cambiamento strutturale è un cambiamento che è connesso a tutta una serie di fattori;quindi è un cambiamento che coinvolge la natura più profonda dell’economia e stravolge gli assetti presenti in precedenza ed è associato anche ad un miglioramento tecnologico dell’organizzazione del processo produttivo, al cambiamento delle risorse base applicate alle nuove forme di propulsione, alle nuove energie, alle nuove strutture finanziarie e maggiore forza lavoro(aumenta reddito pro capite) In Inghilterra dal 1770 al 1780 questi indicatori seguono chi è divenuta una r.i, perché iniziò a presentarsi un cambiamento strutturale dell’economia e c’è stato un incremento nei tassi di crescita;quindi sono state poste le fondamenta di una nuova era industriale LA PROTOINDUSTRIALIZZAZIONE (sfavorì l’aumento demografico) In terminologia la protoindustrializzazione viene coniata da Mendels nel 1972 ed è un sistema di produzione basato sul lavoro a domicilio, dove il contadino nelle fasi di riposo si dedica alla produzione di manufatti su commessa;questa attività non richiedeva la specializzazione della manodopera;di conseguenza di parlava di prodotti tessili o paratessili e piccoli oggetti metallici (chiodi,perni, serrature) RISERVE SULLA PROTOINDUSTRIALIZZAZIONE(critiche) Si dice che laprotoindustrializzazione non sia l’unica forma di incentivo alla r.i perché è avvenuta in Inghilterra e non in altri paesi dove vi era anche l’industria a domicilio;inoltre gran parte dell’industrializzazione nasce in città ;c’era la necessità di forti investimenti in quanto vi erano industrie fortemente capitalizzate che non potevano essere associate alla lavorazione a domicilio come anche i macchinari complessi EVOLUZIONE DELL’ECONOMIA INGLESE L’economia inglese ha attraversato diverse tappe contraddistinte da elementi diversi. Dal 1710 al 1740 il commercio estero britannico non ha creato alcuno stimolo alla crescita industriale perché venivano esportati prodotti agricoli o si esportavano prodotti coloniali Dal 1740 al 1760 le esportazioni agricole diminuirono e i prezzi aumentarono e aumentarono anche i salari degli operai. Dal 1760 al 1783 si riduce il commercio estero per l’indipendenza americana come l’aumento della concorrenza da parte della francia, con l’aumento della domanda interna e per effetto dell’aumento demografico. Dal 1783 c’è stato un aumento del commercio estero che ha contribuito all’aumento dell’industrializzazione;venivano esportati tessuti di cotone, tessuti di lana e prodotti di metallo Dal 1785 aumentarono gli investimenti interni che portarono al calo dei tassi di interesse e rese conveniente l’indebitamento;aumentarono le banche e i finanziamenti nel territorio britannico;ci sono stat importanti innovazioni tecnologiche che hanno portato all’aumento del volume di prodotti destinati all’esportazione. Ci sono progressi nell’industria metallurgica per quello che riguarda la lavorazione della ghisa la quale veniva esportata;vengono realizzati nuovi macchinari. La r.i viene avvantaggiata da finanziamenti bancari con tassi di interesse piu bassi, di conseguenza si sviluppò il settore terziario/servizi costituito dalle banche, dai trasporti La crescita dell’economia fu molto lenta;vi erano tipologie di lavorazioni diverse all’interno dello stesso settore e lavorazioni con diverso gradi di automatismo per cui a livello di singolo settore vi erano diversità significative L’aumento della produttività si ebbe con l’aumento dei contadini nei centri urbani e con la concentrazione fondiaria che migliorò l’attività agricola;i contadini vennero impiegati nelle industrie per migliorare le vie di comunicazione nello spostamento delle merci e nel rifornimento dei mercati La r.i è stata condizionata dallo sviluppo di tre settori: cotone, siderurgico e macchine a vapore Per cui furono questi i settori trainanti ma non fondamentali.Essi sono stati affiancati dall’espansione del vecchio modello di lavorazione. Per quello che riguardava la finanza anche gli investimenti hanno avuto un ruoloo importante nel sistema produttivo ma sono in minima parte Secondo alcuni storici economici l’analisi andrebbe condotta su base regionale e locale. NEW ECONOMIC HISTORY La new economic history si basa su nuovi modelli uguali per le scienze economiche e da sistemi statistici e modelli matematici; fa inoltre ricorso a propri grafici e tabelle quindi si basa molto sui dati. I primi autori ad aver introdotto la new economic history furono Floud e Mecloskey nel 1981 A livello macroeconomico questi studi hanno evidenziato il cambiamento della produttività perché hanno migliorato i metodi di rilevazione precedenti;hanno consentito dei parallelismi tra teorie precedenti. La NEH presenta degli inconvenienti perché se basiamo le considerazioni solo su modelli matematici e su serie statistiche di dati corriamo il rischio di usare in forma inappropriata le forme storiche e di creale modelli non realistici I calcoli della NEH hanno avuto la possibilità di rivalutare l’economia francese e inghlese. Con la NEH si hanno dati piu graduati rispetto ai dati precedenti infatti le nuove stime si differenziano da quelle precedenti,quindi sono avvenuti dei cambiamenti piu graduali che presentano tendenze di crescita piu regolari e questo è dovuto ad un migliore uso dei sistemi PRODUTTIVITA’ Per quello che riguarda la produttività, la NEH ha voluto dei riscontri molto importanti nella valutazione dello sviluppo della produttività.Ciò che emerge è un’accellerazione graduale in cui si elimina la punta max del 1801-1831 che viene associata al periodo successivo 1831-1860 RAPPORTO DELLA NEH NELLA PRODUZIONE E RIELABORAZIONE DEI DATI Stima precisa basati su nuovi metodi di rilevazione Cambiamenti graduali e miglior uso dei dati IL RUOLO DELLO STATO NAZIONALE NELL’INDUSTRIALIZZAZIONE Secondo gli storici economici lo stato ha avuto un ruolo di secondaria importanza nell’industrializzazione e la politica non può prescindere dall IL FINANZIAMENTO DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE INGLESE (importante) Quali sono state le fonti di finanziamento per gli industriali inglesi? E’ stato necessario un certo quantitativo di capitale;non sempre questi capitali sono prontamente disponibili e quindi quando c’è carenza di capitali c’è anche un limite imposto alla crescita economic Bisgna cercare la fonte di flussi finanziari che consentono l’avvio dell’industrializzazione. Secondo Adam Smith una nazione poteva crescere se poteva trovare il capitale al suo interno e secondo Smith e Marx il finanziamento si è avuto con il calo dei consumi interni perché si creavano capitali disponibili per gli investimenti. (se chiede del finanziamento parlare dell’offerta di capitale a livello nazionale e a livello di impresa) IL CAPITALE E IL MOTORE PRINCIPALE DELLA CRESCITA ECONOMICA L’analisi condotta tra disponibilità di finanziamenti e l’industrializzazione può essere condotta a due livelli: possiamo fermarci sulla disponibilità di capitale offerto a livello nazionale e l’offerta di capitale da ciascuna singola impresa OFFERTA DI CAPITALE A LIVELLO NAZIONALE L’avvio dell’industrializzazione fece registrare un basso livello di investimenti in quanto nelle fasi iniziali richiedeva pochi capitali.L’economia cresceva in modo molto lento e questo generava i bassi investimenti . Sul finire del 700 nel territorio britannico gli investimenti c’erano ma non finivano nelle mani degli imprenditori industriali;erano assorbiti dall’edilizia e dal sistema delle costruzioni civili. La tecnologia per la produzione ha registrato un basso livello di finanziamenti perché la tecnologia per la produzione era estremamente semplice e richiedeva solo del capitale per le materie prime Il capitale fisso scarseggiava a causa della poca competitività di investimento confrontato con altri investimenti. OFFERTA DI CAPITALE O MENO DI IMPRESA Il capitale poteva giungere all’impresa sottoforma di investimenti ma doveva confrontarsi con due problemi:territoriale perché ci sono regioni più ricche e regioni meno ricche;poi c’erano problemi sociologici perché c’erano differenze nel concepire l’attvità economica tra latifondisti e imprenditori. Per quanto riguarda il capitale necessario all’impresa bisogna tenere presente tre elementi fondamentali che crearono grandi problemi all’industrializzazione: -non era ammessa la società di capitali -era comune fare prestiti agli uomini d’affari e non partecipare attivamente alla vita della società perché si rischiava di rimetterci. Accanto all’attività di impresa vi era il governo che aveva un ruolo attivo nell’investimenti industriali quindi il governo non poteva favorire o incentivare l’investimento dell’industria.Vi erano le banche di deposito che si occupavano di raccolta e risparmio;le banche di investimento che si occupavano di acquistare il capitale e le quote azionarie e banche che si occupavano di entrambe le cose(banche miste).Poi vi erano le compagnie di assicurazione. Accanto alle imprese manifatturiere vi erano imprese a forte intensità di capitale e si occupavano di infrastrutture (trasporti).Queste imprese avevano anche una funzionalità sociale perché realizzavano infrastrutture adatte alla collettività. Altre imprese che godevano di benefici erano quelle del campo marittimo Il capitale a basso costo favoriva gli investimenti di imprese che necessitavano di grandi investimenti quindi si parla di imprese di infrastrutture e marittime.Nelle attvità manifatturiere l’importanza dei tassi di interesse bassi non era chiaramente visibile perché mancava la responsabilità limitata,il tasso di inflazione non troppo elevato. LA STRUTTURA DEL CAPITALE NELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERE La richiesta di capitale fisso era esiguo e viera una grande richiesta di capitale circolante;nella proto industria la maggior parte del capitale era usato nelle scorte,materie prime, semilavorati,merci in conto vendita. La prima industrializzazione vedeva alimentare le quote di capitale fisso se la quota di capitale variabile era consistente. La forma di credito più utile per l’impresa era il credito a breve termine ovvero per brevi periodi di tempo il quale serviva per acquistare le materie prime,sostenere le giacenze di magazzino semilavorati e prodotti finiti COME PROCURARE IL CAPITALE A BREVE TERMINE -attraverso l’erogazione di presiti da parte delle banche -attraverso lo sconto di cambiali.Infatti le prime attività industriali in cambio di un prodotto ottenevano il pagamento attraverso le cambiali che richiedeva tempio piu lunghi per il recupero dei crediti e per accorciare i tempi gli imprenditori portavano lo sconto delle cambiali presso gli istituti bancari ottenevano dei capitali esigibili immediatamente Viene a delinearsi la figura dell’agente di sconto che erano gli intermediari nell’ambito delle cambiali. Nelle imprese era necessario anche una quota di capitale a lungo termine. Come si può far fronte al capitale di lungo termine? I problemi che si potevano porre all’imprenditore erano l’avvio dell’impresa che necessitava di un quantitativo maggiore di capitali che era pur sempre limitato.Ci si poteva procurare il capitale ipotecando un terreno che l’imprenditore possedeva.Se il capitale era modesto l’imprenditore chiedeva alla famiglia di origine a cui poi avrebbe restituito la somma e fatto sviluppare l’impresa con il reinvestimento IL RUOLO DELLE BANCHE Il ruolo delle banche consisteva nel erogare presiti a breve e che contemporaneamente creavano valuta/ circolante anche attraverso i propri biglietti.Non erano solo intermediari tra chi chiedeva e chi dava in prestito ma erano creatrici di credito esse stesse.I banchieri erano inoltre coinvolti nel concedere prestiti a termini più lunghi. I banchieri si dedicavano anche all’imprese con grandi immobilizzazioni.Le banche non si limitavano solo agli investimenti di breve termine e questo si nota dai fallimenti bancari e delle imprese perché mostra un collegamento tra investimento a lungo temrine e attività imprenditoriale e spesso il collegamenti di lungo termine era dovuto dai prestiti di breve periodo e non riuscivano a pagare il debito.Il banchiere non volendo indurre il fallimento del’impresa attendeva il recupero del capitale passando al lungo periodo. Le banche avevano filiali sparse sul territorio che limitavano l’erogazione di credito alle imprese. Bisogna ricordare che le prime fasi dell’industrializzazione sono caratterizzate dall’erogazione di credito a breve temrine e la funzione creditizia fondamentale era lo sconto di cambiale a finanziamenti di breve termine che portarono ad uno scoperto di conto corrente. I TRASPORTI La rivoluzione industriale si è avvantaggiata molto delle vie di comunicazioni esistenti e di quelle nuove.Infatti vi fu un incremento dell’industria manifatturiera e dei trasporti e quest’ultimo è stata una conseguenza dell’aumento della manodopera che è stata utilizzata per migliorare la viabilità esistente e per l’ampliamento dei canali per renderli navigabili. Oltre all’impiego della manodopera vi erano sistemi produttivi nuovi come il motore a vapore sulle navi che abbreviò i tempi di percorrenza dei canali.Anche il sistema dei trasporti stradali si è avvantaggiato delle invenzioni della rivoluzione industriale. TRASPORTO MARITTIMO Per quanto riguarda il trasporto marittimo bisogna fare un discorso di lungo termine perché il processo di miglioramento della tecnologia e la sua applicazione fu un processo lungo e complicato in quanto il motore a vapore era applicato alle navi che erano molto pessanti e grandi e richiedevano grandi quantitativi di carbone per essere alimentati e rendeva poco competitive le imbarcazioni.Il vantaggio si ebbe in seguito Il traffico commerciale che sfrutta le vie d’acqua si applica a due tipologie di merci: -merci pesanti che dovevano essere trasportate,sono voluminose e hanno uno scarso valore unitario (carbone,cereali ecc) dove il prezzo del trasporto incide molto sul prezzo unitario della merce -merci leggere con alto valore unitario(spezie e pietre preziose) dove il prezzo del trasporto incide poco sul prezzo della merce perché hanno un valore molto alto(il trasporto è veloce per non svalutare la merce d evitare le spese elevate di trasporto) Le merci pesanti venivano trasportate attraverso il trasporto marittimo sfruttano imbarcazioni piccole e grandi.Era importante tenere bassi i costi di trasporto. Le merci leggere dovevano arrivare a destinazione nel minor tempo possibili quindi se era possibile applicare la tecnologia alle imbarcazioni venivano usate le vie d’acqua altrimenti venivano caricate sulle carrozze per percorrere la strada nel minor tempo possibile. I CANALI IN G.B La Gran Bretagna presentava molte vie d’acqua navigabili e quindi usufruiva di grandi vantaggi nei collegamenti commerciali.Dal 600 venivano attivate migliorie su alcune reti d’acqua per poter consentire maggiori afflussi di merci,come i cereali carbone indirizzati a londra dove vi era la maggior parte della popolazioni e poi era attraversata dal tamigi un fiume navigabile che favoriva il commercio con londra dalle quale le merci poi venivano smistate nelle varie destinazioni.
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