Scarica Zygmunt Bauman - La società liquida e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Zygmund Bauman – La società liquida Bauman ha coniugato un’espressione per indicare l’epoca e la società in cui viviamo. La nostra è l’età della società liquida: la società post muro di Berlino, la società del consumo, la società della globalizzazione. La società liquida è caratterizzata da incertezza: nei giovani per la ricerca del lavoro, negli anziani per potersi curare; un’incertezza nel programmarsi un futuro e vivere il presente. Il presente è liquido sta così a significare che non si hanno certezze. Parlando di società liquida analizza il periodo storico che va dalla fine del ‘900 e gli inizi degli anni 2000. C’è molta meno violenza oggi che nel ‘900 ma è aumentata la percezione della paura, ci sentiamo insicuri nelle nostre città, in aeroporto, abbiamo timore di chi ci sta accanto. Ulteriori stati d’ansia generati anche dalle aspettative dei genitori e verso la società stessa. Liquidità vuol dire che l’identità stessa è più liquida. Testi: • “La società sotto assedio”: le relazioni sociali sono indebolite e quando ciò avviene noi ci sentiamo sotto assedio. Si ha più libertà ma anche più liquidità, con meno punti di riferimento e la mancanza di legami stabili. Si collabora con gli altri per un proprio tornaconto. Ad esempio l’esperimento dei reality Grande Fratello, collaborazione tramite brevi alleanze per far fuori i propri compagni e vincere il montepremi restando l’ultimo e non essere stato eliminato dal gioco. • “Paura liquida”: analizza uno degli aspetti della liquidità. La paura di essere esclusi, di non essere vincenti. La paura ci rende docili e facilmente governabili. Non riusciamo a immaginare neanche un’altre vita rispetto a quella che stiamo conducendo, non lo facciamo per paura di essere diversi e quindi non essere accettati. • “Amore liquido”: nella società liquida si tratta l’amore come una merce, ci fidanziamo con l’idea del soddisfatto o rimborsato, l’amore viene separato dal sesso, l’inquietudine di vivere le relazioni: magari non dura, magari non è compatibile con il lavoro. È una società in cui ci può essere il fallimento ma senza rimborso. • “Consumo ergo sum”: noi siamo consumatori, vogliamo una felicità che sia istantanea e perpetua. Vorremmo nella vita poterci comprare la felicità, poterci comprare tutto. Compriamo merci per essere felici, consumiamo prodotti perché li consumano gli altri e vogliamo essere accettati dagli altri. Noi costruiamo l’identità a partire dal consumo, ma se il consumo va in crisi anche le nostre identità entrano in crisi perché il consumo è liquido, quel prodotto un giorno c’è e il giorno dopo non c’è più. Aver costruito la felicità su questo ha trasformato la nostra società in una società frenetica. Il consumo diventa una modalità di vita che non ti porta alla felicità, ci divertiamo sempre allo stesso modo finché ci saturiamo di quel divertimento che è diventato frenetico ma vuoto.
